Come si dice business in napoletano?
Allo stadio ecco la bancarella fai-da -te

Appena al di là della zona di prefiltraggio del settore ospiti, domenica ha fatto la sua comparsa una curiosa rivendita...

Vero che un certo qual ingegno in fin dei conti è l’anima del commercio. Vero che a Napoli puoi trovare tutto, ma proprio di tutto, e rigorosamente tarocco. Provare per credere a bazzicare in una delle innumerevoli bancarelle del centro storico per scoprire falsi d’autore (e non). Persino ovvio che il merchandising sportivo non fosse immune a questa epidemia, tanto più che in Italia le squadre di calcio hanno fiutato il business relativamente tardi, lasciando così ampie fette di mercato agli ambulanti e alle loro maglie contraffatte. Premesso questo, e conoscendo la vivacità del mercato napoletano nel settore, resta ancora da capire come abbia fatto una bancarella partenopea a piazzarsi con tutto il suo armamentario di gadget nell’antistadio del settore ospiti domenica a Bergamo.

Sì, perché i partenopei hanno potuto contare su poco meno di un migliaio di supporters decisamente calorosi (a accalorati a giudicare dalla foto) in curva, e pure di una bancarella fai-da-te all’esterno. Resta abbastanza inspiegabile come abbia fatto il titolare a superare il prefiltraggio e montare il tutto senza nessuno che avesse qualcosa da ridire ai controlli. Chissà come si dice «business is business» in napoletano..

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