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LA STORIA. Dall’Oratorio Fiorine all’AlbinoLeffe: pomeriggio da sogno per il portiere del Bologna, che ha fermato il Napoli campione d’Italia.
Negli ultimi due giorni e mezzo, in moltissimi hanno parlato dell’indimenticabile domenica di Massimo Pessina, anni 17. Il portiere di Songavazzo, ex Oratorio Fiorine e AlbinoLeffe, ha difeso la porta del Bologna nella vittoriosa gara contro il Napoli campione d’Italia in carica, e a conti fatti forse non ha nemmeno dovuto parare tantissimo, pur con diverse uscite di personalità mostrate nel secondo tempo. Arcigna e organizzata la prova dei rossoblù nel primo tempo, poi usciti alla distanza nella ripresa con un uno-due stordente per gli uomini di Conte, fortemente criticati dal tecnico salentino a fine gara.
Mentre il cielo calcistico di Napoli è un po’ meno azzurro in queste ore, il ragazzo, leva 2007, si sta godendo le emozioni dell’esordio. Tutto si è materializzato all’improvviso, dopo i contemporanei forfait causa infortunio del titolare Skorupski, all’8’ di gioco, e del vice Ravaglia, che aveva rimediato una distorsione alla caviglia sinistra durante la rifinitura del sabato.
Pessina, quindi, non ha avuto nemmeno tempo di emozionarsi e pensare. Una grande mano, senza dubbio, è arrivata dal pubblico e dai compagni, che lo hanno sostenuto durante i primi passi in campo con applausi sentiti, anche dopo un paio di rinvii non ottimali con i piedi. Emblematico, in tal senso, anche un battito di mani da lontano del capitano Orsolini, ormai simbolo del club e con un breve passato, nel 2017/18, nell’Atalanta.
Passato nell’estate del 2016 da Clusone agli allenamenti in bluceleste a Zanica, Massimo ha coltivato il suo sogno anche grazie all’aiuto del padre, che da ragazzo aveva militato nel settore giovanile della Pro Vercelli. Negli anni tanti viaggi dalla Valle Seriana, con partenza da Ponte Nossa, per andare agli allenamenti con il pullmino societario, con progressi sempre più evidenti sotto gli occhi di tutti. Lo volevano in tanti attorno ai 13 anni, milanesi comprese, e la stessa Atalanta si era a più riprese informata sul suo conto. Una volta possibile il cambio di regione, però, il baby portiere e la famiglia hanno scelto il progetto del Bologna, con annesso un importante cambiamento di vita, fatto di tanti momenti di condivisione con altri ragazzi non felsinei che vivono nel convitto di Borgo Panigale che ospita anche diversi calciatori in erba stranieri, soprattutto provenienti da Nord Europa, terreno di caccia degli osservatori del club.
Uno di questi, il finlandese Happonen, è suo coetaneo e portiere titolare della nazionale Under 19 del suo Paese. Lo scorso anno, spesso, si alternavano tra i pali della Primavera. Il percorso è anche questo: concorrenza e selezione, per emergere più forti. Pessina, campione d’Europa U17 nel maggio 2024, invece, avrebbe potuto far parte dell’U19 azzurra che oggi, 12 novembre, comincia la prima fase dell’Europeo in Sicilia. Nonostante abbia giocato diverse amichevoli da agosto a oggi, la scelta del ct Bollini è ricaduta, tra i pali, su Nunziante (Udinese) e Vannucchi (Fiorentina, in prestito al Pontedera). Le convocazioni erano state fatte giovedì 6 novembre. Vedendo gli sviluppi delle ore successive, forse, sarebbe andata diversamente.
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