Il grande ritorno di Ilicic, il genio
Ecco tutti i numeri dell’exploit

Match-analysis. E attenzione: Josip non è ancora al top. La prestazione di Verona avvicina, ma non raggiunge, le sue medie di precisione dei passaggi e dribbling riusciti. Possesso palla nerazzurro impressionante: 60%.

L’Atalanta che torna da Verona, ritrova la vittoria, il gioco, e sistema il dato statistico più importante, quello che riguarda i gol fatti. Gasperini schiera gli orobici con il 3-4-1-2, dove Mancini (53 passaggi completati su 53 tentati, recupera 12 palloni e vince 8 duelli) sostituisce più che egregiamente l’infortunato Masiello. Gomez schierato da falso nove, gioca alle spalle di Barrow (largo a sinistra) ed Ilicic (a destra), sorprendendo la difesa di Ventura, lasciata in questo modo senza punti di riferimento.

La prestazione dei bergamaschi è impressionante a livello numerico: 62% di possesso palla complessivo; 637 passaggi tentati e 569 completati (90% circa il livello di precisione); recupera 56 palloni in zona medio/alta; tira 16 volte di cui 7 nello specchio della porta e segna 5 reti, di cui 3 con tiri da fuori.

L’Atalanta prende subito il controllo del campo, e comincia a macinare gioco e azioni e fino al momento del primo gol, si ha l’impressione di assistere a qualcosa di già visto: 58% di possesso palla, 164 passaggi di cui 139 completati, 4 tiri di cui 3 nello specchio della porta ma 0 reti. Poi de Roon aggiusta le cose (tiro con probabilità di segnare del 6% o xG 0,06). Una volta sbloccatisi, i nerazzurri non si fermano più.

Il raddoppio è una prodezza balistica di Ilicic al 27°pt, che tira da 20 metri (probabilità di segnare del 3% o xG 0,03). Lo sloveno sembra sulla via del recupero. Autore di una tripletta, ha toccato 45 palloni, effettuato 40 passaggi (vedere la mappa a lato) completandone il 75% (ancora un po’ impreciso rispetto alle sue medie, che lo vedono vicino all’84%), tenta 4 dribbling e ne vince 3 (contro gli 8 che tenta di media). Il suo recupero è fondamentale non solo per la sua pericolosità offensiva (3 tiri su 4 nello specchio della porta e 3 reti), ma anche nella distribuzione del gioco, che diventa più equilibrato (vedere la distribuzione degli attacchi nella mappa a lato), e non focalizzato solo sul lato dove gioca Gomez. Sicuramente la retroguardia dei clivensi, che non gli riserva nessun «trattamento speciale» (stessa mancanza che avranno anche nei confronti di Gomez), favorisce la sua buona prestazione, concedendogli libertà di movimento tra le linee, che lo rendono letale.

Il secondo cartellino giallo (e conseguente espulsione) rimediato da Barba al 39°pt, per fallo su Gomez al limite dell’area, costringe il Chievo a riposizionarsi in un 4-4-1, che preclude qualsiasi possibilità di rimonta dei clivensi. Il secondo tempo, è un dominio totale dei bergamaschi, che dettano tempi e ritmi di gioco, il possesso palla sfiora il 62%, tirano 7 volte di cui 3 in porta, e segnano altre 3 reti. Nel finale di gara, i nerazzurri, appagati dal risultato si concedono un paio di sbavature a livello difensivo che consentono al Chievo di realizzare dal dischetto l’unico gol della partita.

I cambi effettuati da Gasperini non incidono sul dispositivo tattico degli orobici. Unica nota per Pasalic; malino quando gioca sulla trequarti ( 3 passaggi sbagliati in pochi minuti), meglio quando spostato nella posizione occupata da Freuler.

La mappa dei passaggi riprodotta qua sopra, mostra la ritrovata posizione a rombo delle due catene laterali, dove Barrow fornisce il vertice alto a sinistra e Ilicic il vertice alto a destra. Gomez in posizione centrale ha fornito durante la gara, un’appoggio a entrambe i lati. Freuler con 91 passaggi tentati è stato il giocatore più ricercato nella manovra dei bergamaschi. Gosens, de Roon e Toloi, sono andati oltre i 60 passaggi, a sottolineare la prestazione straordinaria dell’intera squadra a livello di volume di gioco prodotto. Buona anche la prova di Ilicic, che non risulta tra le prime dieci linee di passaggio a causa dei soli 62 minuti giocati, che non gli hanno consentito di «marcare» nessuna linea.

La mappa dei passaggi di Ilicic evidenzia la sua posizione di gioco in prevalenza sul centro destra. Oltre ad una serie di fraseggi corti sul lato destro, evidenzia una serie di passaggi verso il centro (raccordo) e il lato sinistro del campo a cambiare il fronte dell’attacco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA