Il vento beffa Sofia, ancora terzo posto a Cortina - Foto

SCI. Sofia Goggia terza anche nella discesa n.2 di Cortina e Guglielmo Bosca 2/o nel superG di Garmisch: nello sci è sempre un’Italia da podio.

Non due vittorie, ma è davvero come se lo fossero. Sofia, che ha esultato alla grande dopo la sua prova ottenuta «con carattere begamasco» ed una gara fatta di «determinazione e cattiveria», è stata infatti beffata dal vento. Aveva visibilmente ostacolato lei («non vedevo le mie linee ed è stata durissima»). Poi, dopo lunghe interruzioni che avevano fatto temere addirittura un annullamento, è improvvisamente sparito, rendendo tutto più facile alle due rivali che l’hanno superata.

La storia di Guglielmo

Ma il podio che è un inno all’amore per lo sci ed alla determinazione assoluta nel praticarlo è quello di Guglielmo Bosca. È il podio di una travagliata carriera che merita di essere raccontata. Il 30enne dell’Esercito - lombardo trapiantato in valle d’Aosta, fratello di Giulio a sua volta ex azzurro ed ora commentatore tecnico in tv - subì una terribile frattura esposta di tibia e perone della gamba sinistra nel 2017, dopo una caduta in Coppa Europa in Austria. Si temette persino che potesse perdere la gamba. Ma Guglielmo affrontò ben sette operazioni e scalò la montagna della riabilitazione pur di poter tornare sugli sci. Due stagioni di coppa del mondo andarono comunque perse. Non bastasse, perse la terza per la rottura di un crociato a Bormio, nel 2020. «Tutto questo mio percorso ha avuto un senso grazie alla giornata di oggi. Se non avessi fatto un podio sarebbe stata una roba da matti. La storia di uno che si diverte sciando. Oggi, invece, tutto ha un significato ben chiaro. Io ho sempre saputo che sarei potuto salire su un podio e c’è l’ho fatta», ha detto felicissimo Bosca, ben consapevole del significato risarcitorio.

Bosca ha impiegato 1’12”10 per giungere secondo nel superG di apertura della tappa dì Garmisch. Primo podio e prima vittoria (1’11”92) del resto anche per il francese Nils Allegre, in una gara non semplice su una pista Kandahar abbondantemente trattata con il sale per compattarla dovo la tanta pioggia degli ultimi giorni. Terzo lo svizzero Loic Meillard. Per l’Italia ci sono poi Dominik Paris 8/o, Mattia Casse 16/o e Christof Innerhofer 29/o.

Il podio di Sofia

A Cortina, dopo il terzo posto nella discesa di venerdì, Sofia Goggia si è quindi ripetuta nella seconda discesa di Cortina d’Ampezzo sulla Olympia delle Tofane. Goggia è stata beffata dal vento che l’ha danneggiata durante la sua gara ed è poi sparito alla ripresa della gara, dopo varie interruzioni. È stata così superata prima dalla norvegese Ragnhild Mowinckel, che ha vinto in 1’33”50. Quindi dalla quasi sconosciuta americana Jacqueline Wiles arrivata seconda. Per Sofia - seppure con un po’ di rammarico per il tradimento del meteo - è comunque il podio il n.54 in carriera. «Certo, lo sci è uno sport outdoor» e dunque sono cose che succedono, «ma fa male» evidentemente doverle subire, ha detto. «Però, anche se non sono stata perfetta, sono soddisfatta perché ho fatto una gara di carattere bergamasco».

Per l’Italia, dopo una partenza fulminante, c’è poi il 9/o posto della piemontese Marta Bassino. Stessa gara e stessa sorte per Federica Brignone: anche lei ha compromesso la sua prova nelle parti finali più filanti chiudendo 12/a. Poi Laura Pirovano 14/a, Nicol Delago 18/a, Teresa Runggaldier 20/o e Nadia Delago 22/a.Domenica la tappa di Cortina si chiude con il superG. Altro superG anche a Garmisch.

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