Juric: «La vittoria col Bruges ci ha dato una spinta. Queste 7 partite ci diranno molto»

LA CONFERENZA STAMPA. «A Bergamo sento l’amore per l’Atalanta. Scamacca sta facendo di tutto per recuperare, passa le ore al centro sportivo».

Zingonia

L’Atalanta torna in campo dopo la sosta per le nazionali. Domenica 19 ottobre, allo stadio di Bergamo, c’è la sfida contro la Lazio. Ne ha parlato mister Juric nella conferenza stampa della vigilia, partendo dalla festa allo stadio per i 118 anni: «Una bella serata, ci servirà da ulteriore spinta per la partita con la Lazio. C’è un amore allucinante della provincia di Bergamo verso l’Atalanta, è un aspetto che percepisci. Ti accoglie, ti dà amore, mi fa sentire bene».

«Dobbiamo decidere in che direzione andare: questo ciclo di gare ci dirà molto»

Sugli infortuni, che hanno colpito i nerazzurri come i loro avversari di domenica 19 ottobre: «Mi sembra che abbiamo comunque più infortuni della Lazio. Se recuperano i giocatori in dubbio sono quasi al completo. Ma non firmerei per un pareggio. Loro hanno grande tecnica e velocità».

Gli attaccanti

Poi sulla formazione: «De Ketelaere come centravanti? Per me è importante che torni sui livelli pre infortunio, un giocatore intenso, con tanta confidenza a prescindere dal ruolo. Né lui né Lookman nascono prime punte, ma possono giocarci. Per Scamacca non è facile, sta facendo di tutto per recuperare, passa le ore al centro sportivo. L’importante è che alzi la condizione, può farlo forse già domani e sicuramente più avanti. I rientranti possono giocare dall’inizio, hanno fatto tutta la settimana con noi».

Il momento

Sulla situazione generale della squadra: «C’è entusiasmo, la partita col Bruges era fondamentale per darci una spinta. Ora sette partite in tre settimane, servirà alimentare questo entusiasmo partita dopo partita. Dobbiamo decidere in che direzione andare: questo ciclo di gare ci dirà molto».

Sulla gestione dei carichi di lavoro durante la pausa, invece: «È una tematica sempre interessante: a volte gli infortuni accadono per un motivo, altre volte per caso. Bisogna curare tutti gli aspetti, bisogna approfondire certe cose, soprattutto con tante partite in fila. Ci sono giocatori che reggono senza problemi da anni, ce ne sono altri che per stare a certi livelli devono spingere tanto, altri ancora che hanno bisogno di maggior recupero tra una partita di alto livello e l’altra».

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