L’Atalanta sfida una Juve sotto shock. Torna Pasalic in avanti con Lookman e Højlund

Calcio Serie A. Bianconeri penalizzati di 15 punti per il caso plusvalenze e precipitati in classifica. L’allenatore Allegri: «Per noi non cambia nulla». In casa nerazzurra confermato il forfait di Zapata, ma l’infortunio è meno grave del temuto: rientrerà contro la Sampdoria sabato 28 al Gewiss Stadium.

Duván Zapata non sarà disponibile domenica sera a Torino (Allianz Stadium, ore 20,45) contro la Juventus, ma l’Atalanta tira un sospiro di sollievo: l’infortunio dell’attaccante colombiano non è particolarmente grave. Si tratta, secondo quanto ha comunicato la società nerazzurra, di un affaticamento a livello dei muscoli dell’anca destra. Scongiurata, quindi, l’ombra di una lesione che l’avrebbe tenuto fuori per quasi un mese: sabato prossimo contro la Sampdoria al Gewiss Stadium, per la prima gara del girone di ritorno, Zapata dovrebbe esserci anche se le sue condizioni saranno valutate nuovamente in settimana.

Nella lista dei convocati per Torino mancano anche Teun Koopmeiners (squalificato) e Davide Zappacosta, alle prese con una lesione al bicipite femorale sinistro che lo costringerà a un’assenza di circa un mese. I giocatori reclutati da Gasperini sono 22: ai disponibili della prima squadra si è aggiunto il centrocampista della Primavera Lukas Vorlicky, già in panchina due volte con la prima squadra quest’anno senza però aver ancora avuto l’occasione di esordire in Serie A. Mistero sulla formazione: probabile l’utilizzo di un 3-4-1-2 con Mario Pasalic trequartista alle spalle di Ademola Lookman e Rasmus Højlund. A centrocampo Ederson dovrebbe affiancare Marten de Roon al posto dello squalificato Koopmeiners.

In difesa confermato Scalvini con Toloi e Demiral, sulle fasce Hateboer e Ruggeri. Sul fronte bianconero, ambiente sotto shock dopo la sentenza della Corte federale d’Appello che venerdì ha penalizzato la squadra di 15 punti per il caso plusvalenze: «Le vicende giudiziarie – ha detto l’allenatore Massimiliano Allegri – riguardano la società: il nostro pensiero va solo al campo, lavorando con un profilo basso e cercando di scalare piano piano le posizioni. Per noi non cambia nulla perché dobbiamo fare punti, sappiamo che ne abbiamo 22 e ce ne sono a disposizione 60».

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