L’impresa di Fabio Ruga, primo in vetta all’Empire State Building scalando 1.576 gradini

TOWER RUNNING. A New York l’impresa del lariano della Recastello Gazzaniga: «Ho rimontato nel rettilineo finale».

Fabio Ruga fa toccare il cielo con un dito alla Recastello Radici Group di Gazzaniga. È quello sopra all’Empire State Building di New York, scenario della quarantaseiesima edizione della Building Run-up, vinta dal 44enne lariano che meglio non poteva festeggiare la diciottesima stagione consecutiva con la maglia neroverde.

Scalati 1.576 gradini interni in 10’47”

Circa 600 skyrunning da tutto il mondo al via, il più veloce è stato uno dei pupilli di Luciano Merla, giunto per primo all’arrivo situato all’iconico ottantaseiesimo piano dell’edificio della Grande Mela (alto 443 metri), uno dei grattacieli più famosi al mondo, passando per i 1.576 gradini interni. Crono conclusivo di 10 minuti e 47 secondi, precedendo sul filo di lana l’iconico malesiano Wai Ching Soh, plurivincitore delle scorse edizioni.

«Ci avevo provato spesso in passato, e non credevo questa fosse la volta buona - le parole del primo italiano a maschile a imporsi in una manifestazione che anni fa regalò sorrisi anche a Daniela Vassalli e Cristina Bonacina - . Nei giorni prima della partenza la condizione non era delle migliori e, quando al venticinquesimo piano sono stato superato, ho pensato a rimare lì dietro per mantenere la posizione».

Invece cinquanta piani dopo, la situazione era ancora identica e Ruga (la scorsa settimana, a Torino, vincitore del circuito Tower Running, dopo essersi preso in estate l’ennesimo titolo italiano di corsa in montagna individuale master) si è giocato il tutto per tutto: «Sì, mi sono ripreso il primo posto sul rettilineo finale, cosa che ha reso ancora più emozionante questa avventura – chiude - . Sono davvero felice, un’esperienza indimenticabile». Roba da toccare il cielo con un dito.

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