L’Italia abbraccia Toloi
In Nazionale anche Pessina

Le convocazioni: il ct Mancini chiama il difensore brasiliano, che ha il passaporto italiano da oltre 10 anni, un mese fa l’ok Fifa ad arruolarlo in azzurro. Per il centrocampista è la 2ª volta.

Rafa l’italiano. Sì, l’Atalanta ha un nazionale tutto nuovo: Rafael Toloi è pronto a rispondere alla chiamata del suo commissario tecnico, che non è il brasiliano Tite, ma Roberto Mancini. L’Italia abbraccia il difensore nerazzurro, nato nel Mato Grosso, ma di discendenza trevigiana: è lui l’ultimo oriundo della Nazionale. Circa un mese fa c’era stata la certezza: la Fifa aveva dato l’ok alla Federcalcio riguardo la possibilità di arruolare l’atalantino, che aveva già vestito la maglia del Brasile Under 20. I cavilli regolamentari non hanno posto veti: Gomez, cinque anni fa, non ebbe la stessa occasione, perché ottenne la cittadinanza dopo avere giocato con l’Argentina Under 20. Ottenuto il via libera, Toloi –in possesso del passaporto italiano da oltre dieci anni – ha ricevuto anche la chiamata più attesa: alla prima tornata di convocazioni, Mancini l’ha subito reclutato. Ora, il difensore punta all’Europeo: la missione è possibile.

Pessina in, Gollini out

Questo è solo un primo indizio: i convocati per le prossime tre partite sono ben 38 e ora c’è spazio per tanti. La notizia di giornata riguarda l’oriundo Toloi, che è una delle due new entry, insieme allo spezzino Ricci. Del tutto prevista la presenza dell’altro nerazzurro, Matteo Pessina: l’Atalanta torna così ad avere due alfieri in Nazionale, dopo parecchio tempo. E non è una cosa scontata, visto che in rosa –Toloi a parte – ha due soli giocatori italiani, Pessina e un Caldara mai tornato al top dall’infortunio, più i portieri. Già, i portieri: ecco chi manca nella lista del ct. L’altro azzurrabile era Gollini, ma la sua assenza non sorprende, visto che Gasperini nell’ultimo periodo l’ha retrocesso a riserva: tra i pali sono stati chiamati Donnarumma e Sirigu, più Cragno e Meret, che ormai si ritrovano nettamente in vantaggio sul nerazzurro nella corsa verso l’Europeo. Obiettivo che per Pessina è sempre più vicino: convocato già in autunno (a Firenze nel 4-0 contro l’Estonia) quando a Bergamo era solo una comparsa, il brianzolo è protagonista di un’ottima stagione e, salvo sorprese, figurerà nella lista dei ventitré azzurri impegnati tra giugno e luglio.

Modulo diverso

Per Toloi è diverso: il traguardo è tutto da conquistare. Il punto di partenza, però, è significativo: la Federcalcio ha chiesto il via libera perché voleva testare il capitano dell’Atalanta, la cui convocazione è stata immediata. Toloi, tra l’altro, si conferma da anni ad alti livelli, quindi le possibilità di una sua conferma nel blocco azzurro ci sono. C’è però un doppio rovescio della medaglia: da una parte la concorrenza al centro della difesa, dove Chiellini, Bonucci, Acerbi, Bastoni, Romagnoli e Mancini partono in vantaggio, dall’altra l’aspetto tattico. Sì, perché Rafa è abituato a giocare nella retroguardia a tre di Gasperini, assetto differente dalla difesa a quattro di Mancini. Per la somma di questi due motivi, si può ipotizzare un Toloi terzino destro in un reparto che spesso imposta a tre: nel ruolo, tra l’altro, troverebbe meno concorrenza, con il solo Florenzi che sembra in vantaggio sul resto della truppa, vale a dire Di Lorenzo e Lazzari.

Euro-rincorsa

Aspettando l’Europeo, Mancini si tuffa verso il Mondiale: le convocazioni sono valide per le prime tre gare di qualificazione a Qatar 2022, contro Irlanda del Nord (giovedì 25 a Parma), Bulgaria (domenica 28, a Sofia) e Lituania (mercoledì 31, a Vilnius). Raduno domenica sera a Coverciano. Per Toloi sarà l’occasione per essere testato nel nuovo ruolo, anche se non è scontato che riesca a trovare spazio, visto che non si parla di amichevoli. Intanto, per Rafa è già bello essere salito a bordo: a trent’anni suonati, dopo una vita trascorsa ad aspettare una Seleçao che non ha mai bussato alla sua porta, l’azzurro sembra il colore adatto a lui. Che, in ogni intervista, aveva sempre palesato la speranza di essere chiamato dall’Italia: ora l’occasione è arrivata e la Nazionale è un po’ più nerazzurra. «Sono felice, è un sogno. Se me lo aspettavo? Ultimamente se n’era parlato. Ho giocato 200 partite con l’Atalanta, l’ultima con il Real in Champions. Mai avrei pensato di arrivare fin qui: ringrazio la famiglia Percassi, mister Gasperini e i compagni, poi famiglia e amici. La responsabilità è grande, ma darò il massimo», le parole di Toloi al sito dell’Atalanta. «Questa convocazione è il frutto del lavoro e dell’impegno: anche quando mi sono infortunato al ginocchio non ho mai mollato», quelle di Pessina.

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