Oggi Pessina e Toloi, ieri Facchetti e Domenghini: Bergamo protagonista agli Europei

I due giocatori dell’Atalanta nella rosa di Mancini, nel 1968 alzarono la Coppa altri due bergamaschi.

Una fetta di bergamaschità e di Atalanta in entrambi gli Europei vinti sin qui dall’Italia. Nell’alzare al cielo il prestigioso trofeo nel 1968 capitan Giacinto Facchetti, di Treviglio e Angelo Domenghini, di Lallio; a seguire ieri sera (domenica 11 luglio) Matteo Pessina e Rafael Toloi tra i protagonisti indiscussi degli Europei a Wembley. Gioia e orgoglio si coniugano a meraviglia. Per i non più giovani (come lo scrivente) entrambi gli exploit rappresentano e rappresenteranno ricordi calcistici indelebili. Allora annoverare nella formazione la celeberrima coppia orobica era sinonimo di aver contribuito non poco al successo. Adesso con Pessina e Toloi a disposizione del commissario tecnico Roberto Mancini ci riporta alla grandezza raggiunta dal club nerazzurro .

Evidentemente i frequenti blitz di Mancini a Zingonia e in occasione delle gare di campionato della nostra squadra sono valsi eccome la pena. E le convocazioni in azzurro prima e le presenze poi dei due sui manti erbosi del torneo europeo hanno dimostrato la bontà della scelta dello stesso allenatore. Di ritorno a Bergamo con la Coppa, simbolo della competitiva e autorevole rassegna sportiva siamo convinti che sia il trequartista che il difensore ne trarranno notevoli benefici sotto l’aspetto della carica emotiva. In altri termini Pessina andrà sin da subito alla ricerca di una ulteriore crescita tecnica nonchè agonistica e Toloi sfrutterà a maggior ragione quell’esperienza che a trent’anni di età può valere quel valore aggiunto di immense proporzioni.

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