Palomino: «Nove punti in tre partite?
Possibile se giochiamo da Atalanta»

Il difensore sarà di nuovo il marcatore di Higuain in una sfida tutta argentina. l’intervista di Pietro Serina.

Impossibile che sia una domenica normale, se ti appresti a marcare uno dei centravanti più forti del mondo, un tuo connazionale che ti ha già fatto gol. E se sai che dall’altra parte ci sarà il talento cresciuto in casa che ti ha preceduto nel ruolo, e con il quale i confronti sono (e saranno) inevitabili. José Luis Palomino domani a San Siro vivrà davvero una giornata speciale: il Milan, Gonzalo Higuain, Mattia Caldara.

Tutte ragioni per agitarsi, eppure «Palo» sembra la persona più tranquilla del mondo. Sarà il mate, o sarà la siesta pomeridiana alla quale se possibile non rinuncia mai. Il difensore argentino è cordiale, disponibile, colmo di certezze. «Il Milan è una grande occasione per noi. Abbiamo l’opportunità di fare click e svoltare contro una squadra competitiva, sappiamo cosa ci aspetta e cosa dobbiamo fare. Sono fiducioso».

Però, che ottimismo.
Cerco di ragionare, quindi di essere razionale. Noi sappiamo di essere una squadra forte, adesso però dobbiamo capire che se continuiamo così potremmo anche non arrivare al nostro obiettivo».

Non ci dica la salvezza.
«L’obiettivo è quello di tornare in una Coppa internazionale, ma per arrivarci servono i fatti e i passi vanno fatti uno alla volta. Adesso conta cambiare il momento per arrivare il prima possibile alla salvezza, poi si alza il tiro...».

Certo, l’Europa. Lei ha fatto anche la Champions...
«Ero andato in Bulgaria per quello. Con il Ludogorets ho giocato il preliminare e il girone, otto gare in tutto, avevamo contro l’Arsenal e il Psg. Impressionante la Champions...».

Per l’ambiente?
«Soprattutto per il livello dei giocatori. L’ambiente non è molto diverso da quello che abbiamo vissuto anche noi nella stagione scorsa giocando in Europa League».

Purtroppo quest’anno...
«Non ci pensiamo più, adesso conta il campionato».

L’altra sera in Europa ha giocato il Milan. Gol di Higuain. Domani toccherà a lei marcarlo.
«Non ho visto la partita, so che i titolari hanno riposato quindi a San Siro non avremo vantaggi. Gonzalo è uno degli attaccanti più forti del mondo, uno che può fare gol in qualsiasi momento».

Lei che ricordi ha?
«Nel campionato scorso abbiamo giocato quattro volte con la Juventus, e dal mio punto di vista è sempre una sfida tra squadre, non si decide tutto nel duello individuale. In tre occasioni ricordo equilibrio, a Bergamo in Coppa Italia invece il Pipita ha vinto lui il duello con me e anche la partita...».

Nel Milan però gioca in condizioni diverse.
«Diciamo con compagni diversi. Ma Higuain può farti gol in qualsiasi momento, per marcarlo tu non devi mai perdere la concentrazione. Servono fisicità, attenzione, intelligenza. E poi magari ti fa comunque gol...».

Come ne usciamo?
«Il calcio è gioco di squadra, la difesa non è mai solo del singolo e neppure del reparto. Si lavora tutti insieme, in dieci più il portiere».

E nel Milan c’è anche Caldara, del quale lei è l’erede. Se mai giocherà...
«Caldara è un ottimo giocatore, ha il futuro davanti. Ma quando si cambiano squadra e modo di giocare serve un po’ di tempo per ambientarsi. All’Atalanta ha fatto benissimo, io cerco di dare il mio contributo e non penso ai confronti, anche perché abbiamo caratteristiche diverse. E comunque si gioca di squadra: né io e neppure lui vinceremo o perderemo mai da soli».

Torniamo alla Spal. Cos’è successo lunedì?
«Anzitutto dobbiamo riconoscere i meriti della Spal, che è una squadra molto solida, organizzata, che gioca con l’adrenalina. Poi dobbiamo riconoscere che abbiamo commesso delle disattenzioni difensive. Petagna era due volte da solo in mezzo a tre di noi più il portiere, e ci ha fatto due gol. Dobbiamo cambiare registro, anche perché qui non siamo abituati a perdere due partite di fila...».

E c’è anche il problema del gol: quattro delle ultime cinque partite si sono chiuse senza reti all’attivo...
«Ma noi sappiamo cosa fare e come rimediare. Veniamo da una settimana di attenta autocritica come squadra e sul piano individuale, adesso sarà il campo a dire come saremo riusciti a elaborare i fatti che ci hanno penalizzato. Ma sappiamo di essere competitivi, e vedrete che lo dimostreremo».

Già a San Siro?
«Perché no. Poi con Toro, Fiorentina e Samp capiremo di che pasta siamo fatti, e io penso che per questa Atalanta 9 punti siano possibili».

Nove punti? Firmiamo subito tutti.
«Anche dieci... Ma dovremo rimetterci a giocare da Atalanta».

Scudetto alla Juve?
«Io ho sempre preferito il calcio del Napoli, e Ancelotti è più vicino a Sarri di quello che si pensa. Ma poi vince sempre la Juve...».

Dicono che lei è l’ombra del Papu.
«Siamo argentini, compagni di camera, abitiamo entrambi in centro a Bergamo... Ma io esco poco. Anche se mi piace tantissimo camminare per la città di sera, dopo cena...».

Ma è vero che di giorno si concede sempre una siesta?
«Se posso, sì. E mi fa bene».

Come il mate? Si narra che lei ne beve tantissimo.
«Il mate è come il vostro te, di più per quello che rappresenta per noi argentini. Ogni giorno lo bevo a colazione e poi alla sera, dopo il lavoro. È una passione e un rito».

E a casa cosa dicono?
«Justine, la mia ragazza, ormai è abituata. E adesso c’è a Bergamo anche mio padre Rafael. Mi piacerebbe regalargli un gol...».

Ci dica di Rigoni. Come va?
«Ottimo giocatore, e lo dimostrerà. Grande tecnica, adesso però deve capire cos’è il calcio italiano e cosa vuole il mister dalla squadra e da lui. Io e il Papu gli stiamo vicini. Crescerà».

Ha detto di Gasperini. Ha allungato il contratto di un anno.
«Quando i contratti vengono allungati vuol dire che i rapporti sono solidi, e questo penso sia un grande punto di partenza per l’Atalanta. Adesso però tocca a noi cambiare il momento».

Torna «TuttoAtalanta diretta stadio» su Bergamo Tv. A commentare la sfida dallo studio tra i nerazzurri e il Milan a partire dalle 17,15 alle 21 di domenica l’ex bomber atalantino Oliviero Garlini, l’allenatore Sandro Salvioni e il giornalista Arturo Zambaldo. Carlo Canavesi (riporterà le fasi della partita) e Maria Chiara Rossi (terrà i contatti con i social). Ci sarà poi il collegamento dal “Ristorante le Stagioni” di Orio al Serio dove interverraano Diego Zanchi, Denetrio Trussardi e altri invitati. Matteo De Sanctis porterà il suo contributo dallo stadio Meazza. Collegamenti tramite video chiamate Skipe, con Massimo Casari, Mario Gamba (da Monaco di Baviera) Luca Trussardi da (Los Angeles) e Ralf Hildebrand. Al termine della partita, interviste dalla sala stampa della struttura sportiva milanese allenatori dell’ Atalanta, Gian Piero Gasperini e del Milan, Rino Gattuso e ai giocatori. Conduce la trasmissione Fabrizio Pirola. I telespettatori possono inviare messaggi al numero 335.6969423. Bergamo Tv si riceve sul canale 17 del digitale terrestre e in streaming sul portale www.bergamotv.it.

.

© RIPRODUZIONE RISERVATA