Tapia lancia il futuro in cima al mondo
«Qui per i più giovani»

ATLETICA. Mondiali al via in India, ci sono tredici azzurri: Oney l’unico bergamasco in gara. «Voglio far volare il disco più in alto possibile».

«Sarà il mio ultimo Mondiale? Lo deciderò più avanti. Ora penso solo a far volare il disco il più in alto possibile: seguiteci, vi faremo divertire». Parola di Oney Tapia, unico atleta di casa nostra prossimo alla partecipazione ai Campionati mondiali di atletica paralimpica, iniziati ieri a Nuova Delhi, in India.

Sarà il suo quarto appuntamento iridato della carriera, sulla carta il più complesso della serie. Ci arriva da bi-campione uscente, vedi il bis di titoli (iridato e olimpico) centrati lo scorso anno a breve giro di pedana tra Kobe e Parigi: «Presentarsi come uomo da battere ha degli onori e degli oneri – sottolinea il 49enne d’avi cubani delle Fiamme Azzurre –. Per me questo appuntamento giunge dopo un anno particolare».

«Il futuro? Mai pensarci sino a che non si è chiuso ciò che si deve fare – filosofeggia Tapia –. Mi piace l’idea di essere ancora qui anche per dare una spinta ai più giovani: sia quelli che ci seguiranno da casa sia quelli che saranno parte della spedizione»

È stato l’anno in cui, dopo aver perso la madre in inverno, Oney si è preso una lunga pausa dall’agonismo prima di tornare nel suo quartier generale di Viterbo (dove si allena da un biennio agli ordini del professor Sergio Burratti) solo a inizio maggio. In primavera è giunta che l’ufficialità che il lancio del disco categoria F 11 (riservato ad atleti ipovedenti e ciechi) non farà parte del programma a cinque cerchi di Los Angeles ’28: «Sul momento, sia per me sia per tutti i ragazzi che praticano questa disciplina, la notizia è stata un brutto colpo - ricorda Tapia, non vedente dal 2011 a seguito di in incidente sul lavoro –. Non è semplice allenarsi tutti i giorni senza un obiettivo ben chiaro in testa».

Oney, l’uomo più forte del buio, quello che fece commuovere l’Italia vincendo «Ballando con le Stelle» prima di tornare più forte da un’ingiusta squalifica, anche stavolta è riuscito a fare uno switch off mentale. Ripartirà da un primato stagionale di 41,23, terza misura dell’anno alle spalle dell’amico-rivale brasiliano Rodrigo Da Silva (accreditato di 42,36) e dell’iraniano Bajoulvand (41,68): «Il futuro? Mai pensarci sino a che non si è chiuso ciò che si deve fare – filosofeggia Tapia –. Mi piace l’idea di essere ancora qui anche per dare una spinta ai più giovani: sia quelli che ci seguiranno da casa sia quelli che saranno parte della spedizione».

Il 3 ottobre

Saranno 13 gli azzurri (la lista che include anche l’eterna Assunta Legnante e Ambra Sabatini) di scena in India, in una manifestazione che vedrà il lanciatore con residenza a Sotto il Monte esordire martedì 30 settembre nel getto del peso (alle 9,30 locali, le 5,50 di mattina in Italia), dove partirà dal sesto accredito stagionale provando a stupire. L’appuntamento clou sarà quello del disco, in calendario il 3 ottobre (anche lì di prima mattina), in cui continuare a sorridere senza pensare troppo al futuro.

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