Tokyo, dolci ricordi azzurri. Cinque i bergamaschi ai Mondiali

ATLETICA. Da sabato 13 settembre la rassegna iridata: l’Italia in Giappone stupì ai Giochi del 2021. Marta Zenoni in pista nei 1.500: «Bella stagione, non mi basta essere qui: punto alla finale».

Bergamo punta a splendere nel Paese del Sol Levante. Dal 13 al 21 settembre a Tokyo, in Giappone, si disputano i Campionati mondiali di atletica leggera, e tra i 90 italiani convocati (44 al maschile, 46 al femminile), cinque sono nati o cresciuti in club con sede sul nostro territorio.

Dall’edizione finlandese di Helsinki 1983 in avanti il movimento «Bg» ha avuto almeno un rappresentante in 16 delle successive 18 edizioni: la spedizione nipponica è la seconda numericamente più folta di sempre dopo quella di Budapest 2023.

Rosa fashion

Comunque vada, un primato c’è, ed è quello relativo alle presenze al femminile: quattro in contemporanea come mai era capitato prima. Delle sette che a oggi hanno mandato a referto 14 presenze in 10 specialità, la pioniera fu la maratoneta Antonella Bizioli (Roma 1987), mentre il miglior risultato individuale è l’ottavo posto di Agnese Maffeis nel lancio del disco (Atene 1997). Tra gli uomini, lo stacanovista Matteo Giupponi (sesta partecipazione in carriera) migliorerà un primato che già detiene, mentre non ci saranno il triplista Emmanuel Ihemeje (da «top eight» nelle ultime due edizioni) e Roberto Rigali, che un biennio or sono, con la staffetta 4x100 al maschile, conquistò un argento senza precedenti nell’albo d’oro.

Passaggio di consegne

Stesso nome di battesimo (Marta), identico vivaio (Atl. Bergamo 59), medesima data di nascita, il 9 marzo. Dodici anni dopo Marta Milani, Marta Zenoni eredita il testimone di quella che da sempre è considerata l’erede designata, la prima (e sin qui unica) bergamasca, a essersi conquistata la partecipazione in una kermesse iridata in una gara individuale di corsa su pista. La 26enne originaria di Ranica che da cinque mesi si è trasferita a Cambridge, sarà di scena sui 1.500 metri, con un obiettivo ben preciso in testa: «Quello di riuscire a fare quel salto di qualità che ho nelle gambe - ha detto prima di atterrare in Giappone, volando da Roma con il resto della comitiva -. È stata una bella stagione, due anni fa in pochi pensavano sarei arrivata qui, ma esserci a questo punto non mi basta».

Dopo le quattro medaglie dell’ultima edizione, gli azzurri sperano di eguagliare il bottino migliore di sempre, ovvero le sei di Goteborg 1995

Ambizione legittima, considerati i miglioramenti stagionali in tutte le distanze, dagli 800 metri (1’59”45) ai 3.000 metri (8’41”72), e una specialità, i 1.500 metri, con cui ha un credito aperto alla voce dea bendata: «L’ultima prova di Diamond League non mi ha rappresentata, colpa anche di un problema muscolare - ha detto lei, primato personale di 3’59”16 di passaggio verso il miglio, vale il ventesimo posto nel ranking stagionale -. La firma sul dodicesimo posto che significherebbe arrivare in finale? In anticipo la firma ce la metto». Per far meglio, la via obbligata, passerà per batterie e semifinali, in cui all’esordio in una kermesse iridata dei «grandi» ci sarà da rompere un sortilegio: le ultime due esperienze con la maglia azzurra agli Europei hanno regalato più fiele che miele.

Con lei ci saranno Alessia Pavese, 27 anni, che sogna un posto da titolare nella staffetta 4x100. Poi marcia protagonista con diversi atleti: Nicole Colombi, che vuole sfatare un tabù: due ritiri e un 27esimo posto nelle ultime tre edizioni.Quindi l’insegnante Federica Curiazzi, che correrà la 20km e a fine mese sarà regolarmente in cattedra all’istituto Maironi da Ponte di Presezzo. E Matteo Giupponi, veterano della spedizione, al sesto Mondiale.

Qui Casa Italia

Dopo le quattro medaglie dell’ultima edizione, gli azzurri sperano di eguagliare il bottino migliore di sempre, ovvero le sei di Goteborg 1995, anche se Tokyo regala ricordi indimenticabili (i cinque titoli olimpici della magica estate 2021). Di quel «Dream Team», l’unica con chance concrete di ripetersi sembra la marciatrice Antonella Palmisano (doppierà 20 e 35 km), mentre dopo i forfait di Massimo Stano, da valutare ci sono le condizioni di «Gimbo» Tamberi (alto) e Marcell Jacobs (100 metri): l’ultimo potrebbe essere il quid aggiuntivo di una staffetta 4x100 maschile che spera di rincorrere una medaglia. Nel lungo la novelle vague passerà per la figlia d’arte Larissa Iapichino e per la promessa Mattia Furlani (iridato indoor in carica), con «volere volare» speranza di Andy Diaz, fresco di successo nella finale di Diamond League, di scena sulla pedana del salto triplo.

Altre chance? Sulla pedana del getto del peso Marco Fabbri si presenta con la miglior prestazione dell’anno, mentre sulle lunghe distanze ci sarà sua maestà Nadia Battocletti (5.000 e 10.000 metri). Bergamo ha risposto presente, e ora sogna di lasciare il segno.

Leggi l’approfondimento completo, con tutti i bergamaschi in gara, su L’Eco di Bergamo dell’11 settembre. Alle pagine 48 e 49

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