Argirò (Cva), con gare su idroelettrico rischio privatizzazione

(ANSA) - ROMA, 14 MAG - "L'idroelettrico è una grande sfida che il nostro Paese deve affrontare. Negli ultimi decenni, abbiamo abbandonato lo sviluppo dell'idroelettrico e dei sistemi di accumulo idrico che sono infrastrutture fondamentali anche per il contrasto al cambiamento climatico". È quanto afferma l'amministratore delegato della Compagnia Valdostana delle Acque e vicepresidente di Elettricità futura, Giuseppe Argirò, nel corso di un appuntamento di "Voci dal futuro" organizzato dall'ANSA e dall'Asvis dove definisce l'idroelettrico "la più nobile tra tutte le fonti rinnovabili".

Secondo Argirò, "le gare sulle concessioni di grande derivazione, più che portare elementi di competitività, rischiano di essere un elemento di privatizzazione" mentre "a oggi il sistema idroelettrico nazionale è per oltre l'80% in mano pubblica". "Siamo l'unico paese in Europa che ha deciso di affrontare il percorso delle gare in totale assenza di reciprocità e abbiamo necessità di bloccare questa deriva per una motivazione molto semplice: evitare una privatizzazione che dia più peso alla competizione e al profitto rispetto alla sicurezza e allo sviluppo delle infrastrutture". La speranza espressa è che "si possano creare condizioni per un rilancio immediato degli investimenti" delle aziende del settore stimato sull'ordine dei 15 miliardi di euro. (ANSA).

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