Ambiente e Energia
Giovedì 27 Novembre 2025
Italia Solare, 'serve certezza regolatoria su aree idonee'
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - "Riconosciamo gli sforzi del Governo nel promuovere i contratti di lungo termine e nel sostenere le rinnovabili per abbattere il costo dell'energia, ma il DL 175/2025 (quello sulle aree idonee, ndr) presenta elementi che rischiano di generare incertezza, rallentare gli investimenti e penalizzare l'autoconsumo. È necessario intervenire nella fase di conversione per correggere queste criticità, anche accogliendo il contributo delle Regioni". E' quanto scrive Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare in una lettera a Mase, Masaf, conferenza delle Regioni e Presidenza del consiglio.
Secondo l'associazione, il decreto - che interviene nuovamente sul Testo Unico Fer approvato poche settimane fa - "presenta elementi suscettibili di incidere in modo significativo sulla diffusione del fotovoltaico e sulla capacità del Paese di raggiungere gli obiettivi energetici al minor costo possibile".
Sebbene Italia Solare valuti positivamente l'abrogazione delle "aree non idonee", rileva come resti "irrisolta la diffidenza verso il fotovoltaico in area agricola basata sul presupposto che consumi suolo e sottragga terreni classificati agricoli agli usi agricoli: effetti, questi, che certamente si possono prevenire ed evitare con adeguati orientamenti normativi".
Il decreto mantiene infatti il divieto generalizzato di installare impianti FV con moduli a terra in zone classificate agricole, indipendentemente dalla reale qualità o utilizzabilità agricola dei terreni, rinviando alle Regioni decisioni che rischiano di aumentare l'incertezza applicativa.
Permane il divieto generalizzato di installare fotovoltaico con moduli collocati a terra in aree classificate agricole (all'esame della Corte Costituzionale), divieto che opera a prescindere dalla qualità e dalla effettiva utilizzabilità delle aree per scopi agricoli, temperato da una apertura all'agrivoltaico in cui restano elementi di ambiguità, a cominciare dalla definizione della tipologia di agrivoltaico ammesso, come ambigua ci sembra anche la delega a decisioni regionali in materia di aree agricole.
L'Associazione sottolinea inoltre due criticità rilevanti, permane il freno all'autoconsumo e manca una tutela chiara dei procedimenti in corso. (ANSA).
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