
Amici con la coda / Bergamo Città
Domenica 28 Settembre 2025
Quando il gatto soffre per urinare: cause, sintomi e prevenzione
DA SAPERE. Chi convive con un gatto sa che nascondere i malesseri è nella loro natura. Per questo, i problemi legati alla vescica e all’uretra (i cosiddetti Disturbi delle Basse Vie Urinarie Felina) sono particolarmente insidiosi.
Questi disturbi possono sembrare un piccolo fastidio, ma possono evolvere rapidamente in situazioni molto serie, ecco perché la nostra attenzione è cruciale.
Quando la lettiera racconta un problema
Osservare il comportamento del gatto quando fa pipì è il primo, fondamentale passo per capire se c’è un problema. Non ignorate mai se il gatto va in lettiera molto spesso, ma ogni volta produce solo poche gocce, o se sembra sforzarsi o miagolare per il dolore. Se notate che cerca di fare pipì fuori dalla cassetta, sul tappeto o sul divano, non è un dispetto: è un chiaro segnale di malessere. Altri campanelli d’allarme sono la presenza di sangue nelle urine (ematuria) e un eccessivo leccamento dell’area genitale. Il segnale più grave e che richiede un’azione immediata? Quando il gatto non riesce più a fare pipì pur provandoci continuamente: significa che l’uretra è bloccata. In questo caso, è un’emergenza veterinaria assoluta che mette a rischio la sua vita.
Le cause: acqua, cristalli e tanta tensione
Perché questi problemi sono così comuni? La risposta sta nella biologia del gatto. I felini tendono a bere poco, il che rende la loro urina estremamente concentrata. Questo ambiente concentrato favorisce la formazione di cristalli minerali o veri e propri calcoli che possono irritare o, peggio, ostruire le vie urinarie.

Tuttavia, la causa più frequente è spesso lo stress: un trasloco, l’arrivo di un nuovo animale in casa o persino una lettiera non gradita possono scatenare una forte infiammazione della vescica nota come Cistite Idiopatica Felina, dove non c’è una causa fisica specifica evidente. Anche la dieta e lo stile di vita giocano un ruolo; l’obesità e l’inattività sono fattori che aumentano il rischio.
Scegliete alimenti di qualità, preferendo una dieta mista (secco e umido), poiché il cibo umido fornisce molta idratazione aggiuntiva. Mantenere il gatto attivo e nel giusto peso forma è cruciale
È importante ricordare la differenza tra i sessi: i gatti maschi hanno un condotto urinario più lungo e stretto, il che li rende molto più vulnerabili alle ostruzioni complete. Per questo, in un maschio, qualsiasi difficoltà a urinare va trattata come un pericolo immediato.
Come prevenire il disturbo
Come possiamo proteggere il nostro gatto? Concentrandoci sulla prevenzione e sull’ambiente. Importante è stimolare l’idratazione: incoraggiate il gatto a bere di più usando fontanelle (molti preferiscono l’acqua in movimento) e distribuendo diverse ciotole d’acqua fresca in casa.
Cibo e peso: scegliete alimenti di qualità, preferendo una dieta mista (secco e umido), poiché il cibo umido fornisce molta idratazione aggiuntiva. Mantenere il gatto attivo e nel giusto peso forma è cruciale.
La lettiera deve essere sempre pulita e posizionata in un luogo tranquillo e appartato. Se avete più gatti, è consigliabile avere una cassetta per ogni gatto, più una di scorta, per evitare stress e competizione. Infine è importante ridurre lo stress ambientale: assicuratevi che il gatto abbia luoghi sicuri dove nascondersi e riposare e dedicate tempo al gioco per arricchire l’ambiente.
* Stefano Scioscia, medico veterinario
La rubrica
Questo articolo nasce dalla collaborazione tra L’Eco di Bergamo e l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo che ogni due settimane cura la rubrica «Amici con la coda» con consigli e informazioni utili per la cura e la conoscenza del mondo animale. L’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo è costituito da tutti i medici veterinari iscritti all’Albo e assume nell’ambito dell’esercizio della professione veterinaria notevole importanza ed autorità. Rappresenta circa 600 professionisti su tutto il territorio bergamasco: medico veterinario per gli animali da compagnia, medico veterinario negli allevamenti zootecnici, medico veterinario nel Servizio veterinario pubblico.
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