AstraZeneca, con l’ok si riparte venerdì
Confermati gli appuntamenti già prenotati

La Lombardia (e mezza Europa) attende un parere risolutivo da Ema sul caso AstraZeneca. Nel frattempo sono saltati 33mila appuntamenti già fissati per i giorni scorsi.

«Con ottimismo, abbiamo mantenuto attivi quelli già in agenda per venerdì, sabato e domenica» spiega in 3ª Commissione regionale il direttore generale dell’assessorato Welfare, Giovanni Pavesi. «Per quanto riguarda quelli saltati, dovremo essere in grado, nel giro di una settimana, magari allargando qualche orario, di farli. Non ci saranno prolungamenti del programma vaccinale. Prima dello stop avevamo vaccinato 35mila insegnanti».

Quindi se arriverà l’ok, domani riprenderà la somministrazione di AstraZeneca secondo il calendario prefissato fino a domenica. «Siamo fiduciosi circa il verdetto di Ema: da venerdì dovremo e dovremmo essere più veloci a somministrare le dosi anche di AstraZeneca e rimanere al passo con i programmi del Governo. Bene l’impegno a recuperare i tre giorni persi già la settimana prossima» commenta Niccolò Carretta, consigliere regionale di Azione.

«Nessun caso avverso»

Nell’attesa «ad oggi in Lombardia, non ci sono casi avversi importanti che abbiano richiesto un ricovero ospedaliero. Solo qualche indolenzimento, ma nulla di grave» assicura Pavesi. «L’Aifa tiene un registro dei casi avversi e confermo che al momento non ci sono casi lombardi». E se l’allarme AstraZeneca rientrerà «questa settimana dovremmo raggiungere il milione di cittadini che hanno ricevuto quantomeno la prima dose, che è già una copertura molto importante. Abbiamo già raggiunto il milione di dosi somministrate, ma non di cittadini, perché una percentuale attorno al 20-25% riguarda seconde dosi». Allargando il fronte a tutta la dotazione vaccinale in possesso, Pavesi ha spiegato che «è stato somministrato l’87% del vaccino Pfizer ricevuto, il 50% del vaccino Moderna in magazzino e il 36% del vaccino AstraZeneca. Con Pfizer abbiamo raggiunto tutto quello che potevamo fare».

Over 80, 300mila sms al via

Capitolo over 80: «Entro domani (oggi- ndr) invieremo la conferma di prenotazione per la vaccinazione di altri 300mila over 80» assicura Pavesi. «Arriveremo così ad una quota tra il 65% e il 70% di chi si è accreditato. Questo dovrebbe tranquillizzare chi non ha ancora ricevuto nessuna comunicazione. Entro il 5 o il 6 di aprile, appena dopo Pasqua, concluderemo la prima vaccinazione per gli over 80».

E ci scappa anche un passaggio su Aria: «Dopo gli ultimi svarioni di cui ci scusiamo dovremmo essere nella fase conclusiva». Dei problemi, si spera (anche se dai consiglieri arrivano segnalazioni dal territorio che dimostrano il contrario), anche perché a breve per la fase della vaccinazione massiva entrerà in ballo la struttura di Poste Italiane, il che comporterà anche una rimodulazione dell’impegno economico con Aria: «Potrebbe diventare diverso» conferma Pavesi.

Disabili gravi a domicilio

In questa settimana inizieranno anche le prenotazioni per i pazienti estremamente vulnerabili, come «i trapiantati e i malati oncologici».

In Lombardia si parla di 300-350mila persone che saranno vaccinati con Pfizer e Moderna. «Abbiamo inviato una nota a tutte le Ats con le indicazioni delle tabelle inerenti il tipo di fragilità, tra cui le malattie cardio circolatorie, neurologiche, fibrosi cistica, il diabete, le malattie oncologiche, l’insufficienza renale e la sindrome di Down», spiega il dg.

«La vaccinazione delle persone con elevata fragilità rappresenta una priorità per Regione Lombardia -aggiunge a latere della Commissione la vicepresidente Letizia Moratti: «Devono essere vaccinati il prima possibile e sono certa che grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni del Terzo Settore (incontrate ieri - ndr)riusciremo a superare questo momento difficile senza che nessuno venga lasciato indietro».

Sono invece stati già quasi tutti vaccinati «gli ospiti delle residenze socio assistenziali per disabili» assicura «e questa settimana è iniziata la vaccinazione al domicilio per i disabili gravi» spiega Pavesi.

Tre delibere della Giunta

E per rafforzare la domiciliarità, la Giunta ha approvato giusto ieri tre delibere che prevedono accordi con strutture sanitarie e sociosanitarie private, con l’Avis (per i donatori e le loro famiglie) e le cooperative dei medici di medicina generale per l’attuazione del piano vaccinale. L’impegno economico previsto è di 32 milioni di euro.

L’obiettivo è il potenziamento dell’offerta vaccinale ma anche la salvaguardia del livello di prestazioni erogate dalle strutture sanitarie, anche di tutte le altre attività non correlate alla pandemia. «Siamo molto soddisfatti ogni giorno aggiungiamo dei tasselli fondamentali in questa nostra battaglia contro il Covid, grazie anche al coinvolgimento di più attori. Va poi sottolineato che tutti gli accordi saranno attuati nel rispetto rigoroso delle priorità stabilite dalle indicazioni nazionali e dei criteri del Piano vaccinale regionale» conclude la Moratti.

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