Boom di chiamate per le emergenze, sotto pressione la centrale Soreu

In Bergamasca Trecento in media al giorno, oltre 40 in più di marzo. «Il minor numero dei medici di base si ripercuote anche sul nostro lavoro». Leggi l’approfondimento su «L’Eco di Bergamo» di lunedì 1 agosto.

Trecento chiamate in media al giorno, una trentina in più di un mese fa e addirittura oltre 40 in più di marzo. Cresce la pressione sugli operatori della centrale Soreu delle Alpi (a cui fanno capo i territori di Bergamo, Brescia e Sondrio) e sul personale delle ambulanze, solo 32 in tutta la provincia, per una media di una decina di soccorsi al giorno per ogni equipaggio. Influisce il gran caldo, certo, ma anche i tanti turisti che sono tornati ad affollare le località di villeggiatura e la nuova risalita dei contagi da Covid.

«Esiste, sul territorio, una carenza generale dei sistemi di assistenza – spiega Alessandra Sforza, responsabile della Soreu delle Alpi, che ha sede a Bergamo –. Le persone tendono quindi a rivolgersi a noi anche per le banalità, e questo ci mette in difficoltà. Purtroppo il minor numero dei medici di base si ripercuote anche sul nostro lavoro». E con i picchi di lavoro, si apre anche la corsa a reperire nuovi mezzi per riuscire a coprire fasce orarie e territori più scoperti. Non un’emergenza, ma una fonte di preoccupazione in più.

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