Caccia, da sabato 25 ripresa parziale in Lombardia

Da sabato 25 settembre una ripartenza parziale, dal 2 ottobre una sostanziale riapertura per tutta la stanziale e la migratoria.

I cacciatori bergamaschi e lombardi possono tornare a imbracciare le doppiette. Da sabato 25 settembre una ripartenza parziale, dal 2 ottobre una sostanziale riapertura per tutta la stanziale e la migratoria.

La Giunta regionale lombarda ha approvato un nuovo calendario venatorio, più rispondente alle indicazioni dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), per riaprire la caccia dopo la sospensione decisa martedì dal Tar , che ha accolto in via cautelare il ricorso presentato dalla Lega per l’abolizione della caccia, determinando la sospensione dell’attività venatoria.

«Riapriamo la caccia in Lombardia» ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. «Da sabato - ha proseguito - per addestramento cani e per l’appostamento da alcune specie. Dal 2 ottobre tutto il resto dell’attività venatoria. Un provvedimento necessario per rispondere all’atto monocratico del Tar della Lombardia, avvenuto senza confronto. Il documento approvato ha validità fino al 7 ottobre in attesa della sentenza sul calendario originale dopo la quale decideremo quale strada intraprendere garantendo comunque il proseguo dell’attività . Con questo atto si riducono le giornate perse e si dà la possibilità ai cacciatori che hanno pagato le licenze di riprendere l’attività».

Con la nuova delibera si riattiva l’esercizio venatorio su tutto il territorio regionale. In particolare:

- dal 25.09.21, riparte la caccia solo da appostamento limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia e merlo;

- fino al 30.09.21, riparte l’addestramento e allenamento dei cani negli ATC e in alcuni CA;

- dal 2.10.21, riparte la caccia alla piccola fauna stanziale (fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico, minilepre e volpe) in forma vagante e alle specie ornitiche (tordo bottaccio, tordo sassello, anatidi, beccaccia, beccaccino ecc.), sia da appostamento che in forma vagante.

La caccia al cinghiale, in tutte le sue forme (collettive e in selezione), non era stata interrotta dalla sopra citata sospensiva. La caccia in selezione agli ungulati poligastrici (cervo, capriolo, camoscio e muflone), regolamentata con decreti dei dirigenti AFCP, prosegue ovunque con effetto immediato.

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