Campagna vaccinale anti Covid
Accordo tra Ats e medici di famiglia

Via libera al coinvolgimento dei medici di medicina generale nelle somministrazioni del vaccino, sulla scorta delle intese a livello regionale e nazionale. I «rinforzi» in campo entro una settimana. Buona adesione anche nelle Asst.

La svolta. Se la campagna vaccinale deve prendere il volo, a maggior ragione nel nuovo moltiplicarsi delle varianti, servono anche le risorse umane. E stanno per arrivare, in buon numero. Con la speranza – decisiva – che anche le consegne dei vaccini riprendano a correre. Mercoledì 24 febbraio, infatti, è stato siglato l’accordo tra l’Ats di Bergamo e i medici di medicina generale - rappresentati da Mirko Tassinari (Fimmg Bergamo), Marco Agazzi ( Snami), Vincenzo De Gaetano (Smi Bergamo) e Giancarlo Testaquatra (Intesa Sindacale) -, per il coinvolgimento di questi ultimi nelle somministrazioni del vaccino anti-Covid, sulla scorta delle intese a livello regionale e nazionale. Già da ieri sera si è aperta la possibilità per i medici di manifestare la propria disponibilità: la «finestra» sarà aperta sino al 7 marzo, ma alla luce del momento cruciale l’impiego dei primi professionisti potrebbe iniziare già nel giro di una settimana, con la loro presenza in primis negli hub territoriali già allestiti in Bergamasca.

In caso di massima adesione, lo scenario è che i medici di base possano organizzarsi per 2-3 turni mensili di 4-6 ore: moltiplicati per la platea dei camici bianchi bergamaschi, circa 650, è in questo modo che si potranno alzare i giri della macchina delle inoculazioni; servirà però personale di supporto per la parte amministrativa e le inoculazioni. Per gli allettati si è in attesa di direttive regionali, e anche ieri pomeriggio si è tenuta una call tra l’Ats e le realtà erogatrici dell’assistenza domiciliare. Difficilmente perseguibile la vaccinazione direttamente negli studi dei medici, in primis per una questione di spazi, ma lo scenario potrebbe cambiare in caso di arrivo di vaccini più «gestibili»; la vaccinazione nelle farmacie sembra la modalità residuale.

Questione di giorni, dunque, e i medici bergamaschi saranno in prima linea su una nuova frontiera della lotta al Covid, come da un anno a questa parte. Per Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats Bergamo, con l’accordo si è «posto un ulteriore punto fermo che consente di guardare con maggiore serenità alla sfida che ci attende». «Massima disponibilità da parte dell’intera categoria – sottolinea Mirko Tassinari, segretario della Fimmg Bergamo -, nonostante siamo sotto pressione per l’attività ordinaria e il ritorno del Covid, e sotto organico per pensionamenti ed errori di programmazione degli anni precedenti». «È un passo importante per Bergamo, un bel segnale per la popolazione – concorda Marco Agazzi, presidente dello Snami Bergamo -. Adesso speriamo nella maggiore disponibilità di sedi e vaccini». «È la dimostrazione che la medicina di famiglia ha sempre intenzione di lavorare sul territorio, a favore dei pazienti – conferma Vincenzo De Gaetano, segretario dello Smi Bergamo -. L’adesione sarà massiva».

Altri rinforzi saranno garantiti dal bando per gli operatori medico-sanitari volontari lanciato dall’Ats – con la collaborazione degli ordini professionali – nelle scorse settimane: secondo i dati forniti dall’Agenzia, a venerdì scorso hanno dato l’adesione 45 medici, 9 infermieri, un assistente sanitario, due ostetriche. Numeri risicatissimi invece quelli del «Bando Arcuri-ManPower»: in Bergamasca sono stati destinati 9 medici e 6 infermieri. «La disponibilità di volontari conferma l’impegno a contribuire a una sfida decisiva – sottolinea Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo -. Le adesioni al Bando Arcuri sono oggettivamente molto poche perché le condizioni sono complesse. La differenza la si fa solo col coinvolgimento dei medici di base».

Il reclutamento di personale prosegue anche all’interno delle Asst, senza sosta. Il «Papa Giovanni» – dove tramite il Bando Arcuri sono arrivati 6 medici – ha lanciato una manifestazione d’interesse tra il proprio personale per affiancare, fuori orario, il personale già in campo per le vaccinazioni: sono già arrivate centinaia di adesioni tra gli infermieri e decine tra i medici.

Anche l’Asst Bergamo Est – qui il Bando Arcuri ha portato 4 infermieri e due medici – ha lanciato una manifestazione d’interesse tra i propri medici e infermieri, e le prime risposte positive sono già arrivate in buon numero.

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