Case della comunità, finora 200 contatti. Moratti: «E i medici di medicina generale ci sono»

La firma Venerdì 8 aprile a Bergamo la firma della lettera d’intenti sottoscritta da Ats, Asst, consiglio di rappresentanza dei sindaci, 7 Ordini professionali, 21 associazioni, sindacati , Aler e Istituto Mario Negri per i servizi integrati da attivare nelle 21 Case di comunità che apriranno sul territorio entro il 2024 (tre già attive da febbraio) . La vicepresidente della Regione: «Qui modello organizzativo da esportare».

A poco più di un mese dall’apertura delle prime tre Case di Comunità sul territorio bergamasco (saranno 21 entro il 2024), in Borgo Palazzo in città e a Calcinate e Gazzaniga in provincia, oggi 8 aprile è stata sottoscritta la lettera d’intenti tra Ats, Asst, sette Ordini professionali, 21 associazioni di volontariato, Consiglio di rappresentanza dei sindaci, sindacati, Aler e Istituto Mario Negri «per lavorare insieme per integrare le misure 5 e 6 del Pnrr, welfare e sanità, per dare un servizio di prossimità ai cittadini, non standardizzato ma costruito su misura in base all’analisi della domanda e dell’offerta dei singoli territori», ha fatto gli onori di casa il direttore generale di Ats Massimo Giupponi. Fornendo i primi dati: «Da febbraio tra i 180 e i 200 pazienti sono stati presi in carico dai punti unici di accesso delle Case di comunità, attraverso l’applicazione a disposizione dei medici di medicina generale e dei servizi sociali».

«Un modello da esportare»

Un documento sottoscritto anche dalla vicepresidente della Regione Letizia Moratti, che ha parlato di «un modello organizzativo da esportare». L’assessore regionale al Welfare ha anche rassicurato sui timori diffusi che le Case di comunità possano essere dei muri vuoti senza contenuti. «Ci sono concretezza di tempi e di risorse per il potenziamento della sanità territoriale – ha rassicurato la platea di rappresentanti delle categorie professionali coinvolte e del terzo settore –: il Pnrr stanzia 1,2 miliardi per la riforma sociosanitaria in Lombardia e la Regione mette 800 milioni; il 40% delle Case di comunità e degli ospedali di comunità saranno realizzati entro quest’anno; il 30% nel 2023 e altrettanti nel 2024. Per quanto riguard a i medici di medicina generale, perno delle Case di comunità con gli infermieri, entro il 2025 completeranno i corsi di formazione 1.582 giovani».

L’assessore Moratti: «Per la riforma c’è concretezza di tempi e risorse: entro il 2025 completeranno i corsi di formazione 1.582 giovani medici di medicina generale»

Le prossime aperture

Tra le prossime aperture in Bergamasca, a maggio la Casa della Comunità di Grumello del Monte, entro l’estate a Sant’Omobono e per l’autunno, annuncia il direttore dell’Asst Papa Giovanni XXIII Maria Beatrice Stasi, saranno attivati dieci posti letto all’ospedale di comunità di San Giovanni Bianco. In corso anche una ricerca dell’istituto Mario Negri, presentata dal professor Giuseppe Remuzzi, «per valutare i risultati delle Case di comunità sin dal loro avvio».

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