Cei, per don Claudio Visconti incarico europeo come collaboratore

LA NOMINA. Il sacerdote di Bergamo, responsabile della comunità italiana a Bruxelles, lavorerà con l’Ufficio nazionale per i problemi giuridici.

Ormai da sette anni il sacerdote bergamasco don Claudio Visconti, 61 anni, è il responsabile della comunità italiana a Bruxelles. Qui, nel cuore della capitale belga, ha ristrutturato e dirige il Foyer Catholique Européen, un centro di incontro, riflessione, formazione, azione e celebrazione eucaristica al servizio della pastorale cattolica europea, in spirito ecumenico e sociale, dedicato in particolare alle comunità di origine straniera in Belgio. E adesso è stato nominato dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) collaboratore dell’Ufficio nazionale per i problemi giuridici.

«Già da quattro anni – racconta don Visconti, che in passato ha diretto per vent’anni la Caritas di Bergamo – era stata avviata una sperimentazione qui a Bruxelles, grazie a una convenzione tra il Foyer Catholique Européen e la Cei. Qui seguo la comunità italiana, che è enorme, e soprattutto quella parte che fa riferimento alle istituzioni». Il suo ruolo, sia nella fase di «sperimentazione» che adesso, è quello di curare i «rapporti con le istituzioni, partecipare a eventi importanti su tematiche interessanti per i Vescovi italiani e le Diocesi, aiutare diverse realtà, ma soprattutto legate all’ambito ecclesiale, ad avere informazioni sui finanziamenti europei, sui progetti e sui bandi». Il nuovo incarico è stato comunicato a don Claudio Visconti il 29 aprile scorso con una lettera firmata dal segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi.

L’impegno a Bruxelles

Al sacerdote bergamasco è stata riconosciuta innanzitutto la consolidata esperienza di servizio pastorale alla comunità cattolica europea di Bruxelles, attraverso la direzione del Foyer, ma anche la conoscenza delle istituzioni europee e delle loro attività, nonché la disponibilità e presenza costante nella capitale belga. Nel nuovo ruolo di collaboratore dell’Ufficio nazionale per i problemi giuridici, don Visconti avrà diversi compiti. Per prima cosa, offrirà il suo supporto per la partecipazione a progetti europei di interesse per le Diocesi e le realtà ecclesiali italiane, seguendole in tutte le sue fasi, dalla selezione all’accompagnamento, anche attraverso un’apposita convenzione e in stretta relazione con l’Ufficio Economato e Amministrazione della Cei.

Il nuovo incarico

Le sue competenze saranno impiegate anche nell’area «Formazione», attraverso la collaborazione con gli organismi della Cei e le comunità ecclesiali italiane, aiutandole a conoscere in particolare le dinamiche, il funzionamento e le attività delle realtà istituzionali europee. Don Visconti curerà inoltre la nascita e il mantenimento delle relazioni tra la Cei, le istituzioni europee e la realtà ecclesiale locale, garantendo il suo supporto e l’accompagnamento in occasione di incontri, eventi, convegni e quant’altro ritenuto di interesse per la Cei. E, infine, è delegato all’accoglienza a gruppi e persone, su indicazione della Cei, per la loro introduzione alle istituzioni europee e alla comunità ecclesiale locale.

«Questa nomina – commenta don Visconti – dimostra l’attenzione a 360 gradi per la dimensione europea da parte della Cei, che non aveva mai abbracciato prima una prospettiva di questo tipo. Sono contento perché l’esperienza che ho maturato in questi anni ha dato i suoi frutti e questo, evidentemente, è un riconoscimento del lavoro fatto. E soprattutto dà un’indicazione precisa: mostra che la Cei ha una prospettiva di lavoro europea concreta e che guarda anche al futuro».

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