Champions a Bergamo
L’Atalanta ci riprova

Stadio. Lavori a sorpresa per la rimozione del parterre metallico nella Sud, dove verranno messi delle sedute. Obiettivo, convincere l’Uefa. Prosegue la ricostruzione della tribuna Giulio Cesare: sarà pronta a fine settembre

L’Atalanta ci riprova. L’anno scorso il sogno di giocare la Champions a Bergamo si era infranto davanti ai rigidi (rigidissimi) requisiti dell’Uefa arrivata in città con tanto di delegazione che aveva passato al setaccio lo stadio ed esaminato i progetti di restyling. Cominciando da quello della curva Nord.

Ma questa volta il Gewiss Stadium è in una situazione decisamente migliore: due settori hanno già i requisiti richiesti, la tribuna centrale e la Nord, il terzo - la tribuna di viale Giulio Cesare - li avrà tra non molto. Dal mazzo resta fuori solo la Sud ed è qui che si è aperto a sorpresa un nuovo cantiere.

Illuminazione e servizi

Nel mirino ci sono le gradinate metalliche del parterre, fuori dai requisiti dell’Uefa che non gradisce strutture posticce. O almeno non in questa parte del continente, visto quello che si trova ad est. Idem per i servizi, considerati completamente fuori norma già nel sopralluogo dell’anno scorso. Sorvolando su quello che abbiamo visto non più tardi dello scorso settembre al Maksimir di Zagabria (un profluvio di bagni chimici in tribuna), non sembrano problemi insormontabili.

E così da ieri le ruspe sono in azione dentro e fuori la Sud per preparare lo spazio necessario alla rimozione delle tribunette metalliche posate nella lontana estate del 1984, poche settimane dopo la promozione in A.

Sugli attuali gradini della curva verranno invece messi delle sedute in plastica, così da fare fronte alla (tassativa) richiesta di posti numerati. A fronte di una capienza di circa 6.000 posti ne potrebbero venire posati 3-4.000, portando così la capienza complessiva dell’impianto per la prossima stagione a poco meno di 20mila posti. Più delicata sembra la questione dell’illuminazione, un autentico pallino dell’Uefa soprattutto per le riprese televisive, ma si sta lavorando anche su questo versante.

Basterà per soddisfare i requisiti della Champions? L’Atalanta ci spera e ci crede. Bocche cucite sull’operazione, il cui costo dovrebbe superare di poco il milione di euro. Si potrebbe obiettare che si tratta di interventi su una curva destinata alla demolizione, ed è indubbiamente vero: ma giocare i tre (almeno) match casalinghi europei a Reggio Emilia non è un’operazione a costo zero. Proprio no. Anzi, fatti due calcoli pare che complessivamente di differenze non ve ne siano e, a questo punto, prevale il sogno di giocare a Bergamo. Se a porte chiuse, aperte e quanto aperte si vedrà.

La sud già a fine stagione 2020-21

L’attuale cantiere sulla Sud ha comunque un’altra conseguenza immediata: non si procederà alla sua demolizione in continuità con i lavori della tribuna Giulio Cesare (non più Ubi, il contratto è scaduto e l’Atalanta sta lavorando ad un nuovo sponsor, c’è chi dice Intesa) come ventilato da più parti. La Sud verrà demolita e ricostruita al termine della stagione 2020-21, previa effettuazione (anche) di un’indagine archeologica stante la relativa vicinanza con il Lazzaretto e il futuro parcheggio sotterraneo.

Proseguono invece i lavori sulla tribuna ex Ubi, ormai demolita nelle gradinate. La scorsa settimana c’è stato un sopralluogo della Sovrintendenza per definire gli interventi di restauro della facciata e a breve si comincerà a lavorare sui nuovi gradoni. L’obiettivo è chiudere il tutto per fine settembre.

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