Città Alta ancora senza due medici, in arrivo nuovo bando e incentivi

Salute Ats tenterà di coprire i posti vacanti a giugno. Dal Comune un locale in Borgo Canale e un servizio di trasporto gratuito.

AAA cercasi (di nuovo) medici in Città Alta. Dopo il bando di marzo andato deserto, l’Ats ci riproverà a giugno, nella speranza che stavolta qualcuno risponda. E per convincere i medici a salire nel centro storico, anche il Comune proverà a concedere nuove agevolazioni, vale a dire la possibilità di transitare e di parcheggiare gratuitamente. Nuovi, quasi disperati tentativi per garantire ai residenti almeno uno dei due medici che mancano all’appello, dopo che nei mesi scorsi quelli che c’erano sono andati in pensione quasi contemporaneamente. La doppia notizia è arrivata martedì 17 maggio nell’incontro organizzato al Circolino tra l’Associazione Città Alta e Colli, i vertici dell’Ats e l’assessore comunale alle Politiche sociali Marcella Messina. Per l’Ats è la prima di una serie di riunioni in programma sul territorio (la prossima sarà in Valle Imagna), nei Comuni in cui l’emergenza dovuta alla mancanza dei medici di base si fa più sentire. «Il tema della carenza dei medici di medicina generale è assolutamente rilevante – ha detto il direttore generale dell’Ats, Massimo Giupponi – e ha un impatto importante sulla vita dei cittadini. È opportuno quindi che si sappia quali sono le norme fondamentali che regolano questa organizzazione».

Posti vacanti

Paradossalmente i numeri dicono che a Bergamo città il problema non esiste: gli 86 medici in servizio nell’ambito cittadino (capoluogo e alcuni Comuni limitrofi) garantiscono già oggi 4.741 posti in più rispetto ai residenti. Tradotto: chi abita qui ha la possibilità di trovare agevolmente un medico nel proprio Comune, potendo addirittura scegliere a chi rivolgersi. Una notizia che ha fatto mugugnare i circa 30 residenti presenti in sala, che hanno ricordato, anche per voce del presidente dell’associazione, Beppe Cattaneo, le peculiarità di Città Alta e le difficoltà cui gli abitanti devono fare fronte da mesi. Per questo è stata prevista una sorta di deroga già nell’ultimo bando, dov’è stato specificato che nell’ambito di Bergamo ci sono due posti vacanti proprio nel centro storico. «Ma mancano i medici ed è questo il vero problema – ha detto ancora Giupponi –. A marzo, su 116 posti vacanti in provincia hanno risposto in 12 e a giugno i 104 ancora vuoti saranno messi di nuovo tutti a bando».

Un locale in Borgo Canale

«La mancanza di parcheggi, ma anche la tendenza a insediarsi nelle Case di comunità o in poliambulatori per contenere i costi», sono – secondo l’assessore Messina – i principali motivi che allontanano i dottori dal centro storico. E in Città Alta non ci potranno mai essere, per ragioni di numeri e di spazi, né poliambulatori né case della comunità. «Questo è un tema di grande preoccupazione per il Comune – ha aggiunto Messina –, perché Città Alta è un quartiere con un’alta incidenza di persone over 65, a volte anche molto fragili o in situazioni di disabilità. L’amministrazione ha già messo a disposizione un locale in via Borgo Canale che il futuro medico potrà utilizzare gratuitamente e per alcune categorie di persone fragili ha attivato un servizio di trasporto gratuito verso il medico di base». Ad ogni modo, «tutti i cittadini di Città Alta che erano assistiti dai medici andati in pensione, ne hanno trovato un altro – ha specificato Giupponi –. Sono i medici stessi che scelgono dove prestare servizio e su questo l’Ats non può fare nulla».

«Tema prioritario»

L’Agenzia di tutela della salute di Bergamo è tornata sull’argomento mercoledì 18 maggio, con un comunicato, confermando che «all’interno del suo ruolo di programmazione e pianificazione dell’assistenza primaria per i cittadini, riproporrà il bando per gli ambiti carenti a giugno, oltre a continuare a contattare medici disponibili per aprire un ambulatorio in Città Alta» e precisando che «tutti i pazienti dei 2 medici in pensione hanno scelto un altro medico di famiglia, visto che nell’area di Bergamo, dove prestano servizio 86 medici titolari, sono ancora oltre 4000 i posti disponibili per i cittadini residenti all’interno dell’ambito». «Ats Bergamo ritiene indispensabile il confronto con i cittadini: sono momenti utili per ascoltare e per informare che l’attenzione è alta, e l’obiettivo della copertura dei posti di MMG vacanti è prioritario, dichiara il direttore generale Massimo Giupponi. L’accesso al Servizio Sanitario, prosegue, deve essere garantito, è nostro dovere lavorare ed interloquire a più livelli: gli eventi degli ultimi due anni ci hanno insegnato che nessuno può essere lasciato indietro e che sinergia e collaborazione sono i migliori strumenti per una pronta risposta alle esigenze del nostro territorio».

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