Città Alta, supermarket vicino al museo
La lettera: «Tutelare piazza Cittadella»

La lettera del presidente dell’associazione Amici del Museo di Scienze naturali E. Caffi: «La piazza va salvaguardata: un supermercato la snaturerebbe».

Pubblichiamo la lettera di Giorgio Perolari, presidente dell’Associazione Amici del Museo di Scienze naturali E. Caffi a proposito dell’intenzione del Comune di Bergamo di valutare l’apertura di un supermercato in piazza Cittadella, sede anche del Museo in Città Alta. «Egregio direttore, le scrivo in merito alla proposta di aprire un supermercato in piazza Cittadella. La nostra Associazione è direttamente interessata alla vicenda in quanto i locali previsti sono attualmente in uso sia al Museo Archeologico, aula didattica unica, sia al Museo di Scienze naturali, la cui biblioteca ospita oltre 12 mila volumi. Tuttavia queste premesse non ci impediscono di valutare la situazione con quella che riteniamo una discreta obiettività e in un’ottica orientata all’utilizzo generale degli spazi pubblici a favore della collettività».

«Pensiamo pertanto che gli abitanti di Città Alta abbiano tutto il diritto di accedere a servizi di prima necessità e quindi condividiamo il progetto di fornire loro la possibilità di fare gli acquisti necessari. Tuttavia la dislocazione in piazza Cittadella non ci sembra la più idonea in quanto decentrata rispetto al nucleo storico. Non solo i due musei verrebbero privati di servizi essenziali al loro funzionamento, e faccio notare che non si cita mai come porre rimedio al dislocamento ma, soprattutto, è l’intera piazza che verrebbe snaturata. La rivendita proposta verrebbe a sostituire un esercizio a conduzione familiare presente tempo fa la cui chiusura fa presumere che la gestione non fosse economicamente soddisfacente. È quindi facile prevedere che la nuova attività commerciale, per trarre l’utile necessario, si orienti verso il turista e resti aperta anche nei giorni festivi e la sera fino a tarda ora, trasformandosi così nell’ennesimo fast food mimetizzato. La possibilità di togliere il parcheggio delle macchine da piazza Cittadella non appena sarà disponibile quello di via Fara, come da sempre auspicato, offre una grande opportunità: quella di pensare ad una riqualificazione dell’intera piazza. Pertanto prima di installare una rivendita in un luogo che si presenta come uno scrigno della nostra cultura, sarebbe opportuno ripensare ad una sistemazione dello spazio come arredo urbano, magari con del verde senza che ne venga stravolta la vocazione a godere dei beni di cui meniamo vanto con piena ragione. Così verrebbe preservato il decoro di Piazza Cittadella e non solo. Quanto potrebbero resistere le botteghe che ancora oggi caratterizzano Città Alta con la nuova struttura? Non si è sempre affermato che occorre primariamente salvaguardare il carattere di questo luogo? In conclusione, nei nostri auspici ci sarebbe il progetto di una piazza studiata con estrema attenzione e ponderazione prima di fare concessioni difficilmente modificabili. Senza stancarsi di ricercare una soluzione adeguata a soddisfare le esigenze degli abitanti che tengono vivo il cuore del centro storico e quindi degni di tutte le attenzioni che meritano».

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