Città Alta verso il parcheggio della Fara. Più chiusure serali e Mura ai residenti

Scenari Palafrizzoni studia i provvedimenti. Già quest’estate potrebbe partire lo stop anche al giovedì sera. Tra le ipotesi, a parking funzionante, il divieto d’accesso da aprile a ottobre tutti i giorni dalle 19 all’una di notte.

Sulla carta c’è scritto che i lavori termineranno a luglio del 2023. O meglio, sul cartello fuori dal (tormentato) cantiere del parcheggio della Fara. I più però scommettono su uno slittamento quasi naturale del termine e su un’apertura al pubblico prima della fine del prossimo anno, diciamo ad ottobre, settimana più, settimana meno. Nel frattempo il cantiere ora in mano alla salernitana (di Angri) Iozzino è ripartito e dopo la fase di rodaggio pare che le cose stiano andando bene. O meglio, negli ultimi briefing settimanali con Bergamo Parcheggi, Palafrizzoni e tecnici vari non si sono registrati particolari problemi.

Allo studio un blocco del traffico dal primo pomeriggio di sabato a lunedì mattina

Nell’attesa che i lavori arrivino a termine la domanda però è un’altra: come è destinata a cambiare l’accessibilità di Città Alta alla luce del nuovo parcheggio? In Giunta se ne sta discutendo da un po’, e qualche novità potrebbe esserci anche prima del compimento dei lavori, sia nell’ottica dell’imminente stagione estiva che della prossima Capitale della cultura. Di certo c’è solo il fatto che ad Atb è stato chiesto un ulteriore approfondimento dei possibili riflessi sul traffico alla luce dell’apertura del parcheggio della Fara: perché il problema a questo punto diventa anche come (e quanto, e quindi quando...) chiudere Città Alta una volta che si potrà parcheggiare negli 8 piani del silos.

Il silo sarà accessibile anche durante la chiusura: i dubbi sul sistema d’accesso
La prima novità per Città Alta dovrebbe quindi essere la chiusura serale al giovedì, un provvedimento indipendente dal parcheggio della Fara, ma in un certo senso anticipatore

I primi provvedimenti estivi

Cominciamo con qualcosa che potrebbe accadere relativamente a breve, già dalle prossime settimane: l’estensione della chiusura serale di Città Alta, attualmente in vigore il venerdì e il sabato dalle 21 alle 1, al giovedì. L’idea di per sé non è nuovissima, era stata già annunciata da Palafrizzoni nel giugno del 2019 suscitando anche un generale apprezzamento delle associazioni dei commercianti: sarebbe dovuta entrare in vigore nell’estate del 2020, ma poi su Bergamo (e non solo) si è abbattuta la tragedia Covid e tutto è slittato.

La prima novità per Città Alta dovrebbe quindi essere la chiusura serale al giovedì, un provvedimento indipendente dal parcheggio della Fara, ma in un certo senso anticipatore. In una delle prossime sedute di Giunta potrebbe venire formalizzato. In parallelo si procederà con il necessario potenziamento del trasporto pubblico: fino a inizio giugno Atb deve fare fronte alle esigenze del doppio ingresso scolastico e quindi la disponibilità rimane limitata, ma a lezioni finite si potrà tornare a potenziare la linea 1 soprattutto nel weekend.

La Capitale della cultura 2023

Poi c’è la questione della Capitale europea della Cultura del 2023, un evento che si sta avvicinando sempre di più e che comunque avrà luogo senza che il parcheggio sia pronto. Come noto, tra gli obiettivi conseguenti alla sua apertura c’è lo spostamento delle auto dei residenti da alcune piazze storiche, Cittadella e Mercato del fieno in primis, che verrebbero così restituite ai pedoni sull’esempio di piazza Mascheroni.

A Palafrizzoni si sta valutando di anticipare qualcosina, al netto delle difficoltà che un provvedimento del genere comporta. Nel mirino ci sarebbe soprattutto piazza Cittadella, la vera porta d’accesso per chi arriva in città via autobus, ma per contro nella zona di Colle Aperto posti disponibili per la sosta dei residenti non ve ne sono e in più vi convivono diverse forme di mobilità: da quella elettrica agli spazi (fondamentali in Città Alta) per moto e scooter, senza contare il trasporto pubblico.

Una possibile ipotesi allo studio è riservare ai residenti una porzione del viale delle Mura, magari quella che si stacca proprio da Colle Aperto, così da poter «liberare» almeno una piazza, o comunque alleggerirla dalla pressione dei veicoli. Perché si parla di anticipo? Perché una volta operativo il parcheggio della Fara, lungo tutto il viale delle Mura spariranno comunque le strisce blu a pagamento e al loro posto ci saranno solo quelle gialle per i residenti. Nell’attesa, per rendere Città Alta più a misura di pedone e auspicando un aumento dei flussi turistici in vista degli eventi del 2023, si prova appunto ad anticipare qualcosina, forse già dai primi mesi del prossimo anno.

Le regole con il Parking Fara

E arriviamo al piatto forte, che succederà quando il parcheggio della Fara sarà terminato e soprattutto attivo? La sola cosa certa è che Città Alta chiuderà di più, quanto è una questione allo studio della Giunta, con l’ovvia e necessaria sponda di Atb che sta rielaborando i dati relativi alle simulazioni di traffico.

Attualmente la Ztl in entrata in Città Alta è attiva tutti i giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19: in più i venerdì e sabato sera dalle 21 alla 1, ma soltanto nel periodo in cui vige l’ora legale quindi da aprile a ottobre. L’orientamento di Palafrizzoni è quello di non operare cambiamenti nella fascia diurna dei giorni feriali: si potrà quindi entrare in Città Alta e dirigersi al parcheggio della Fara, in quelli privati dei residenti e nei due a rotazione in via Tre Armi e largo Porta Sant’Alessandro, ai piedi della funicolare che conduce a San Vigilio. Lungo tutte le Mura potranno invece parcheggiare solo i residenti, come già spiegato.

Diverso sarà invece il discorso dei fine settimana e delle sere da aprile ad ottobre. Nel primo caso, l’ipotesi allo studio è una Ztl no stop che vada dal pomeriggio di sabato (a lezioni delle scuole terminate) fino alle prime ore del lunedì, senza interruzioni o fasce d’accesso domenicali. Chiaro che prima di prendere un provvedimento del genere ci saranno tutti i confronti del caso soprattutto con i ristoratori, ma questa è la prospettiva al momento più gettonata e potrebbe anche essere applicata tutto l’anno.

Da aprile a ottobre, invece, si va verso l’estensione della chiusura serale a tutti i giorni della settimana e probabilmente con un anticipo orario: si potrebbe cioè passare dalle attuali 21 alle 19. Il provvedimento non verrebbe invece applicato durante la stagione invernale.

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