Cittadinanza onoraria Giovanni XXIII al Patriarca Pizzaballa: «Uomo di pace»

PALAFRIZZONI. Bergamo, il 22 settembre il riconoscimento sarà conferito al vescovo di Gerusalemme. «Per la sua ricerca di mediazione e dialogo nel complesso contesto della Terra Santa».

Bergamo per la pace. Con la marcia che il 7 maggio scorso ha portato 10mila «sentinelle» ad abbracciare Brescia. Con la cittadinanza onoraria «Giovanni XXIII» che il 22 settembre, in un Consiglio comunale straordinario, verrà conferita al Patriarca dei latini a Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa. Uomo del dialogo e della mediazione in territori attraversati da tensioni e conflitti, senza perdere mai il legame saldo con la terra bergamasca d’origine.

Via libera all’unanimità

L’aula di Palafrizzoni, martedì sera all’unanimità, ha approvato la proposta presentata dall’assessore Marzia Marchesi. È la terza volta che Palafrizzoni assegna questo riconoscimento, istituito nel 2014 per valorizzare «l’impegno per la pace a livello internazionale di un cittadino italiano o straniero non residente nel territorio di Bergamo». Dopo Ernesto Olivero, presidente del Serming-Arsenali della Pace (nel 2015) e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio (2018), è quindi la volta di monsignor Pizzaballa. «L’azione pastorale del presule bergamasco monsignor Pierbattista Pizzaballa si è contraddistinta per equilibrio e spiccata capacità strategica e diplomatica, secondo lo stile di Papa Giovanni XXIII. Nella complicata mediazione tra lo Stato d’Israele e le autorità palestinesi, ha promosso costantemente il dialogo con tutte le forze presenti nel territorio, per garantire la presenza della comunità cristiana in Terra Santa, che sente in pericolo. La sua voce è una delle più ascoltate nell’intricato mondo politico religioso della Terra Santa. Il suo obiettivo è la pace tra i popoli di diverse etnie e religioni».

In Terra Santa dal 1990

Sono le motivazioni che hanno portato la commissione consultiva (composta da Marzia Marchesi, delegata dal sindaco, il presidente del Consiglio comunale Ferruccio Rota, il consigliere comunale di maggioranza Stefano Togni e di minoranza Gianfranco Ceci, e del rappresentante della Fondazione Papa Giovanni XXIII Valter Dadda) all’assegnazione. Un riconoscimento ancora più sentito - come ricorda il consigliere Gianfranco Ceci – per il legame con la terra bergamasca. Monsignor Pierbattista Pizzaballa è nato a Cologno al Serio il 21 aprile nel 1965 ed è nella cattedrale di Bergamo che nel 2016 ha ricevuto la consacrazione episcopale.

Dell’ordine dei Frati minori, è in Terra Santa dal 1990, nel 1999 entra formalmente a servizio della Custodia di Terra Santa e nel 2004 viene nominato custode di Terra Santa e guardiano del monte Sion, incarico che ricopre per dodici anni consecutivi, tra i più lunghi della storia. Il 24 ottobre 2020 Papa Francesco lo nomina Patriarca di Gerusalemme dei latini. È l’unico tra i vescovi cattolici di rito latino ad avere il titolo di «Sua beatitudine», ed estende la sua giurisdizione a Israele, Palestina, Giordania e Cipro.

«Consapevole che il conflitto israelo-palestinese, la guerra in Siria, in Iraq, nello Yemen, la ripresa dei combattimenti in Libia sono la dimostrazione che tutto il Medio Oriente e la Terra Santa hanno un problema con la parola pace – sottolinea l’assessore Marchesi – monsignor Pizzaballa non rinuncia allo stile non-violento e di incontro, esorta al dialogo e a non pensare all’altro come a un nemico, valorizzando nella società gli “anticorpi” che ci sono, cioè persone e luoghi dove la fede è ancora occasione di incontro e di condivisione». Un invito a riscoprire «l’umanità bella, di uomini e donne che si mettono in gioco per dare espressione al desiderio radicato nel loro cuore di amore a Dio».

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