Bergamo, più auto in sosta a pagamento: introiti per 3,6 milioni di euro

Il bilancio. I veicoli posteggiati negli stalli blu cresciuti del 15% nel 2022. In centro il 60% dei ricavi totali per Atb Bergamo. Da sosta residenti e parking altri 1,4 milioni.

La pandemia sembra sempre più alle spalle. A certificare questa percezione sono anche le strade di Bergamo, tornate a ripopolarsi del consueto via vai di macchine. Il dato più significativo, in tal senso, sta nell’aumento delle presenze delle auto nei parcheggi blu, ovvero nelle aree di sosta a pagamento.

«Nel 2022 l’incremento di veicoli posteggiati negli stalli blu è del +15% rispetto al 2021: siamo in linea con i numeri del pre-Covid anche se, in confronto al 2019, siamo sotto di circa il 10% – ha spiegato Sergio Gandi, vice sindaco di Bergamo –. Nella nostra città ci sono 25mila parcheggi. Ma solo 2.500 di questi sono a pagamento. Si trovano tra il centro, Città Alta, Santa Lucia e i borghi storici, mentre il resto dei quartieri ne è sprovvisto e lì si sosta liberamente».

Il ruolo di Atb

L’introito derivato dai parchimetri presso le strisce blu non finisce nelle casse di Palazzo Frizzoni. «Il ricavato va all’ente gestore delle aree di sosta, ovvero Atb Mobilità, società in house del Comune che, in merito, ci riconosce un canone annuo pari a 2 milioni e mezzo: la sosta è una delle attività principali svolte da Atb, che si occupa però anche di altro, come ad esempio il bike sharing – ha dettagliato Gandi –. L’introito di Atb per il 2022, relativo agli stalli blu a raso, è di circa 3,6 milioni, a cui va aggiunto quanto ricavato dai parcheggi in struttura e dalla gestione dell’accesso e della sosta dei residenti, per un totale complessivo che arriva così a 5 milioni».

Ma quali sono le aree blu che fruttano di più? «La maggior parte dei guadagni arriva dalla zona di Porta Nuova e del centro: parliamo di circa il 60% dell’ammontare totale. In crescendo gli introiti che provengono da Santa Lucia, pari al 20%. In Città Alta, invece, i ricavi sono limitati, vista la presenza di soli 200 posti blu per le auto. Così come sono esigue le somme di Borgo Palazzo e Santa Caterina».

«Una città con meno auto»

Al tema dei parcheggi a pagamento si collegano quelli di mobilità e sostenibilità: «L’idea della nostra amministrazione è di liberare la città, il più possibile, dalla pressione delle macchine: la creazione di parcheggi blu è un segnale per spingere i cittadini verso la mobilità dolce e alternativa, visto che puntiamo molto sulle piste ciclabili e sulle infrastrutture su ferro – ha spiegato il vicesindaco –. In piazza Matteotti, ad esempio, sono diminuiti gli introiti delle aree di sosta blu perché nell’operazione di riqualificazione del Centro piacentiniano si è deciso di eliminare alcuni stalli. Inoltre crediamo che i parcheggi a pagamento siano corretti perché permettono all’ente gestore di poter svolgere, fino in fondo, le sue funzioni, per le quali servono risorse», ha concluso Gandi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA