Croce Rossa di Bergamo, neonata affidata alla Culla per la vita: sta bene

L’EVENTO. La piccola è stata trovata da due operatori della Croce Rossa che le hanno prestato le prime cure e l’hanno chiamata Noemi. La mamma ha lasciato anche un biglietto per lei: «Vi affido un pezzo importante della mia vita, che sicuramente non dimenticherò mai».

Sta bene la piccola neonata che è stata affidata nel pomeriggio di mercoledì 3 maggio alla Culla per la vita della Croce Rossa di Bergamo. Gli operatori della Cri nel quartiere Loreto hanno trovato la neonata intorno alle 17 nella Culla voluta dall’associazione Donne medico, le hanno prestato le prime cure e la piccola è stata poi trasportata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per gli accertamenti ma le sue condizioni di salute sono buone.

Il biglietto della mamma

La mamma ha lasciato anche un biglietto per la bimba - che è stato acquisito dalla Questura - con parole di cura e amore verso la piccola: «Nata stamattina 3/05/23 - si legge in un biglietto scritto in stampatello -. A casa, solo io e lei (come in questi 9 mesi) . Non posso, ma le auguro tutto il bene e la felicità del mondo. Un bacio per sempre (dalla mamma). Vi affido un pezzo importante della mia vita, che sicuramente non dimenticherò mai».

La bimba è stata chiamata Noemi dagli operatori della Croce Rossa che l’hanno accudita per primi: Antonella Matta, 38 anni, di Stezzano, e Marco Riva, 55, di Chignolo.

L’ospedale: sta bene

Dall’ospedale arriva la conferma che «la bambina è arrivata nel reparto di Patologia neonatale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII nel pomeriggio di mercoledì 3 maggio, con un trasporto gestito dal 118 e partito dalla Culla per la vita collocata nel quartiere di Loreto. La neonata sta bene, pesa 2,9 chili, ed è accudita dagli operatori dell’Ospedale di Bergamo. Sarà comunque sottoposta a ulteriori accertamenti e verrà segnalata al Tribunale dei minori per il seguito di competenza».

Il parto in anonimato

A Bergamo è la prima volta che la Culla per la vita, inizialmente posizionata nei pressi del monastero Matris Domini di Via Locatelli 61 in centro città e poi spostata a Loreto, nei pressi della Croce Rossa, si attiva - spiega l’ospedale di Bergamo. La culla è riscaldata e collegata a un sensore che consente di allertare il 118  e trasferire il neonato all’Ospedale di Bergamo. L’Asst Papa Giovanni XXIII ricorda che le donne hanno il diritto di partorire in sicurezza e in anonimato in ospedale: in base al DPR 396/2000  la partoriente può infatti richiedere ai medici dell’ospedale di non essere menzionata nel certificato di nascita.

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