Dolore per la morte di Agostino Gualdi, investito da un’auto pirata. «Il conducente si costituisca»

LA TRAGEDIA. Il 65enne originario di Bergamo, travolto domenica 3 dicembre a Verano Brianza, si è spento ieri all’ospedale Niguarda. Il fratello: un comportamento simile non può esistere.

«Ora che Agostino è morto, a maggior ragione rinnoviamo l’appello a chi lo ha investito e lasciato agonizzante in strada perché si costituisca». Roberto Gualdi è uno dei due fratelli di Agostino, 65 anni di Bergamo ma da 15 trasferito a Giussano, travolto da un’auto pirata a Verano Brianza domenica scorsa. Ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda di Milano, si è spento sabato 9 dicembre alle 9.30.

Telecamere al vaglio

Del suo investitore ancora nessuna traccia: lo stanno cercando i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Seregno, che stanno visionando le riprese delle attività commerciali della zona. Ci vuole tempo, però, perché si tratta di grandi aziende e catene che hanno i server centralizzati. Ci sono dei testimoni, che quel pomeriggio in via Comasina hanno visto un’auto scura piombare addosso a Gualdi mentre portava a spasso il suo cane labrador. Non hanno però capito immediatamente cosa fosse successo e non hanno preso il numero di targa. «Sono stati loro, seguendo il cane che per lo spavento era tornato a casa, a 300 metri di distanza – racconta la compagna di Gualdi, Maria Grazia – ad avvisarci. Lo abbiamo trovato grazie a delle persone di buon cuore». Sono stati loro a riferire, seppur con versioni contrastanti su marca e modello dell’auto, di aver sentito una frenata e di aver visto un uomo scendere dall’auto, tornare indietro, toccare Agostino e poi risalire in auto e scappare in direzione di Mariano Comense. «Ecco, è tutto questo che ci lascia l’amaro in bocca – precisa Roberto – perché l’incidente può succedere a tutti, ma questo comportamento no, non esiste». La famiglia Gualdi è molto conosciuta in città: Roberto è presidente della Pro loco Bergamo e direttore artistico, Claudio editore e imprenditore, Agostino a Bergamo lavorava in proprio nel settore degli accessori per la ristorazione. Abitava in via Frizzoni, dove vive ancora la madre novantenne.

A Giussano da 15 anni

«Si era trasferito 15 anni fa a Giussano, dove abita la compagna, e lavorava nella segreteria della sua scuola di lingue, occupandosi dell’amministrazione. Aveva una grandissima passione per il basket e ha giocato in diverse squadre, tra cui l’Alpe Bergamo: proprio dal mondo della pallacanestro ci stanno arrivando tantissimi messaggi di cordoglio». Claudio mercoledì ha pubblicato sul suo profilo Facebook un post molto duro: «Purtroppo per mio fratello Agostino non c’è più niente da fare. Al delinquente che l’ha investito con violenza e poi, dopo essersi fermato e vederlo ridotto come si può solo immaginare, è fuggito lasciandolo moribondo sul ciglio della strada, consiglio di costituirsi prima che lo trovi io».

«Quello di mio fratello è uno sfogo dettato dalla rabbia – precisa Roberto – ci sono troppi pirati della strada in giro, ho sentito spesso queste cose in televisione ma non ho mai pensato che potesse capitare a noi. Spero proprio che l’investitore venga preso, o che abbia un minimo di coscienza e si costituisca».

Agostino lascia nel dolore due figli, Michela e Andrea, avuti dalla prima moglie. Andrea, miglior barman d’Australia, lavora a Sidney dal 2015 dopo un’esperienza a Londra, mentre Michela a Bergamo si occupa dei social per le aziende. La salma di Agostino Gualdi è composta nella camera mortuaria dell’ospedale Niguarda a disposizione del magistrato, che deciderà se disporre l’autopsia. La data dei funerali non è ancora stata stabilita.

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