Gres art 671, in 2 mesi più di 8mila visitatori. Riaprirà in autunno

IL PROGETTO. Il polo culturale di via San Bernardino ha ospitato mostre ed eventi. Dopo i lavori di rifinitura apriranno un ristorante e uno spazio di co-working.

Il primo step è stato superato: due mesi di attività dopo anni di abbandono e un grande lavoro di rigenerazione urbana hanno restituito alla città quell’area dell’ex Gres di via San Bernardino riconvertita in un centro di cultura ed arte contemporanea. Due mesi d’iniziative, esposizioni ed eventi prima di un ultimo, provvisorio stop fino alla fine dell’estate, quando gres art 671 riaprirà al pubblico nella sua configurazione definitiva, con un ristorante e uno spazio di co-working al suo interno e nuovi progetti per il futuro. Poche settimane, dall’inaugurazione del 7 novembre fino ai primi giorni di gennaio, sono bastate alla «gres art 671», la società che gestisce lo spazio culturale, per tracciare la prima «relazione d’impatto», una sorta di bilancio delle attività organizzate nel periodo di chiusura della Capitale della Cultura. Ebbene, all’appello hanno risposto 8.009 persone, attirate per la maggior parte dall’esposizione «Solarpunk» del collettivo None (organizzata in partnership con la Capitale), che ha inaugurato la struttura e richiamato l’attenzione di circa 6.500 spettatori. E poi concerti, eventi di beneficenza e il Festival delle Buone Notizie. Insomma, un biglietto da visita già di un certo peso che ha messo in mostra le potenzialità del nuovo spazio culturale cittadino, aperto con l’intento di restituire alla cittadinanza un’area ex industriale per conservare e trasmettere la memoria della storia di produzione di quel luogo, rimasto per anni abbandonato.

La struttura

La struttura si sviluppa su un’area di 2.500 metri quadrati (sui 54mila complessivi), recuperata su iniziativa di Gruppo Italmobiliare (che ne è proprietario), con Fondazione Pesenti. Gres art 671 è il primo tassello di un progetto più ampio che riguarderà l’intera superficie dell’ex sedime industriale e che accanto alla cultura affiancherà presto una serie di altre funzioni. Una scommessa inedita per il capoluogo che, a giudicare dai risultati di un questionario al quale ha risposto un campione (seppure ristretto) di 125 persone, in parte è già stata vinta. Il 94,7% ha giudicato l’esperienza positiva o molto positiva, poco più di uno su tre (il 37%) ha visitato lo spazio attirato dal passaparola e circa la metà dei visitatori (il 44,4%) è arrivata in via San Bernardino da fuori città, a dimostrazione di un’attrattività delle proposte già piuttosto elevata. «Gres art 671 ha scelto di adottare la forma giuridica di società benefit e di operare attraverso l’arte e la cultura, riconoscendole il valore sociale – spiega Roberto Pesenti, presidente di gres art 671 –. Questa tipologia di impresa ci permette di agire in modo responsabile e trasparente nei confronti delle persone della comunità e del territorio, attraverso attività culturali e sociali volte a migliorare la qualità di enti e associazioni attraverso un modello di impresa capaci di combinare l’equilibrio economico con l’impegno a generare un impatto positivo sulla società nella quale operiamo. Un impatto che, seppur a pochi mesi dall’inaugurazione, abbiamo già voluto misurare».

Obiettivi e sviluppi

Il 2023 è stato l’anno dell’avvio del progetto, dedicato allo spazio, alla trasformazione urbanistica e alla progettazione delle attività future. L’obiettivo di gres art 671 è ora che gli individui e i gruppi lo riconoscano come nuovo soggetto culturale, lo utilizzino e soprattutto lo vedano come elemento generativo di altri processi comuni, in cui loro stessi sentono di avere un ruolo attivo. L’operatività quotidiana è al momento interrotta per il completamento dei lavori che prevedono, come detto, la realizzazione di un ristorante e di uno spazio co-working, ma anche in questo periodo la struttura continua ad ospitare eventi e riaprirà in modo permanente dopo l’estate. «Stiamo focalizzando l’attenzione soprattutto sul processo di trasformazione che può convertire gres art 671 in una risorsa per tutti, in grado di soddisfare i bisogni delle comunità con cui si mette in relazione – spiega la general manager Francesca Acquati –. Con questa logica gres art 671 si svilupperà attraverso due asset strategici: le funzioni permanenti, ovvero aree di accesso gratuito, bar, ristorante, spazio attrezzati per studiare o lavorare, e le produzioni culturali, come mostre incontri e spettacoli. L’obiettivo è promuovere iniziative che facciano leva sulla cultura come motore di sviluppo».

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