Il Comune di Bergamo guarda al futuro
Arriva un dirigente innovatore digitale

Da agosto in servizio due dirigenti a tempo determinato. Gori: «Attenzione al tema dei dati, fondamentali per prendere decisioni».

Un nuovo dirigente innovatore per costruire il futuro digitale del Comune di Bergamo. E magari scardinare le resistenze della pubblica amministrazione, non certo all’avanguardia quando si parla di innovazione. Ma oltre a questo settore centrale, soprattutto nel post coronavirus, Palafrizzoni integrerà l’organico anche con un nuovo dirigente al commercio, società partecipate e tributi. I bandi sono stati lanciati nei giorni scorsi e sono già arrivate le prime candidature valutate da una commissione tecnica. Il momento decisivo, però, sarà settimana prossima quando sono in programma i colloqui con il sindaco Giorgio Gori. I tempi sono ristretti, perché le due nuove figure dovranno entrare il servizio l’1 agosto. Con buona pace delle ferie estive, quest’anno un miraggio causa lockdown.

Le due assunzioni coprono, solo parzialmente, le uscite degli ultimi mesi. Gli ex dirigenti Diego Finazzi e Massimo Casanova sono andati in pensione, mentre Giovanni Cappelluzzo è stato «prestato» a Regione Lombardia. Le due new entry saranno entrambe a tempo determinato, come prevede il nuovo regolamento varato un anno fa: il 30% dell’organico dirigenziale infatti può essere assunto «a scadenza». Con il termine del lavoro fissato alla fine del mandato. Un paletto che porta i nuovi responsabili dei settori a mettersi in gioco per dimostrare il proprio valore senza «paracadute».

Il nuovo dirigente «innovatore» dovrà occuparsi dei progetti «agenda digitale, servizi di prossimità al cittadino e semplificazione». Nel bando viene tracciato l’identikit: «Il candidato ideale è specialista in progetti di sviluppo e di riorganizzazione del sistema informatico, delle dotazioni hardware e software, di implementazione di servizi online per i cittadini e le imprese, di connettività e di migrazione al cloud per garantire risparmio di risorse, maggiore sicurezza, coerenza e interoperabilità delle banche dati». Soprattutto quest’ultimo punto sembra essere tra le abilità più richieste. Il Comune di Bergamo, come qualsiasi altra amministrazione pubblica, gestisce un’enorme quantità di dati che spesso non sfrutta a dovere. Il sindaco Giorgio Gori spiega che il nuovo dirigente «dovrà seguire progetti per far fare un salto di qualità rispetto all’innovazione e alla gestione dei dati, che sono una chiave essenziale per una gestione più efficiente della vita pubblica. Internamente non avevamo una competenza di questa natura, quindi andiamo a cercarla pur sapendo che stiamo parlando di figure molto ricercate, per cui la concorrenza dei privati è importante».

Negli ultimi anni l’amministrazione ha spinto molto sul fronte dell’innovazione nonostante non sia così semplice costruire percorsi per orientare il Comune, e i suoi dipendenti, a una visione meno tradizionale. I passi verso la Smart city, il nuovo portale con oltre 500 servizi disponibili online e la digitalizzazione dei documenti cartacei sono solo alcune delle novità introdotte. «Attraverso un utilizzo efficiente dei dati comunali - continua il primo cittadino - si possono ottenere informazioni più accurate che ci aiutano a prendere decisioni. Il problema è che questi dati vanno trattati in modo professionale e con una visione di prospettiva. L’innovazione è una delle chiavi su cui il Comune si vuole qualificare. L’assessore Giacomo Angeloni ha fatto un gran lavoro negli ultimi anni e dobbiamo continuare con forza su questa strada».

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