Il green pass arriva in Gazzetta, c’è attesa per le linee guida

Si allontana l’obbligo vaccinale, con l’accelerazione delle campagna di immunizzazione potrebbe non essere necessaria. Le regole per le aziende.

Un mese per allontanare definitivamente lo spettro dell’obbligo vaccinale. Nelle quattro settimane in cui il mondo del lavoro si preparerà all’estensione pressoché totale del Green pass, l’evoluzione della campagna vaccinale e quella della curva dei contagi saranno determinanti nel condizionare la strategia del Governo contro il Covid. Il commissariato per l’emergenza Figliuolo spera di continuare a vedere aumentare il trend delle vaccinazioni per arrivare il prima possibile al 90% della popolazione immunizzata che, almeno a livello teorico, viene considerata una soglia di tranquillità.

Nel frattempo si seguiranno con attenzione gli effetti del ritorno a scuola, una delle cartine di tornasole utilizzate per valutare le misure sulle capienze di stadi, palazzetti, teatri, cinema e sulle riaperture delle discoteche. Ancora è presto per dirlo con certezza, ma in ambienti governativi si respira ottimismo: le misure messe in campo «sono idonee» a scongiurare l’obbligo del vaccino.

Martedì 21 settembre è attesa la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto con cui il Green pass diventerà obbligatorio dal 15 ottobre per una platea di circa 23 milioni di lavoratori, inclusi volontari, tirocinanti e stagisti. Per applicare gli otto articoli saranno poi fondamentali le linee guida, su cui stanno lavorando Palazzo Chigi e i vari ministeri interessati.

Sono state definite infondate le voci di una deroga all’obbligo di avere il certificato digitale per i magistrati nei palazzi di giustizia, dove invece secondo il decreto potranno accedere senza gli avvocati, i consulenti, i periti e altre parti del processo. Sempre sul fronte giustizia, si registra la protesta delle toghe onorarie, che sottolineano di essere «gli unici lavoratori per i quali è previsto ”il licenziamento”» poiché, spiegano «non esiste ancora una norma che preveda anche per questi lavoratori la graduazione delle sanzioni disciplinari» come per i magistrati ordinari.

Lo scenario sarà più chiaro con le linee guida, valide solo per il settore pubblico. Nel privato l’adeguamento ai controlli si annuncia più agevole nelle grandi aziende, molte delle quali stanno integrando la verifica del certificato ai lettori digitali dei tornelli. Piccole e medie imprese potrebbero fare ricorso alla stessa applicazione «VerifiCa19» utilizzata in quei settori dove il green pass è obbligatorio dall’inizio del mese, treni, aerei, scuole, ristoranti e mense.

Le aziende con meno di 15 dipendenti attendono poi una disciplina per le sostituzioni temporanee dei lavoratori privi di Green pass. Non è escluso che nelle prossime ore si svolga una riunione tecnica sui protocolli di sicurezza sui posti di lavoro. Mentre i sindacati continuano a chiedere tamponi gratis, è attesa giovedì l’omologazione dei test salivari, una soluzione meno invasiva per ottenere il certificato vaccinale.

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