Il maltempo ha presentato il conto
Oltre 11 milioni di danni in Pianura

Coldiretti ha stimato in 5 milioni di euro le perdite delle aziende agricole per i nubifragi del 2 e del 7 agosto: somma a a cui si aggiungono altri 6 milioni tra Comuni e privati.

Ammonta a più di 11 milioni di euro la prima conta dei danni sul territorio causati dalle tempeste che hanno colpito la Pianura il 2 e 7 agosto. Comuni, privati, attività produttive e agricoltori non avevano ancora finito di calcolare le conseguenze del primo violento evento atmosferico abbattutosi sul rispettivo territorio che, dopo il secondo, hanno subito dovuto provvedere ad aggiornare l’elenco che poi dovranno inviare alla Regione.

Tutte le amministrazioni comunali dei paesi più colpiti hanno già annunciato che, per quanto accaduto, chiederanno lo stato di calamità naturale. Solo se verrà concesso dal Governo scatteranno i rimborsi. La cifra di 11 milioni di euro è il risultato di una prima conta dei danni che è destinata sicuramente a salire: la si è ottenuta sommando i cinque milioni di euro di perdite che, secondo Coldiretti Bergamo, le aziende agricole della Pianura hanno subito a causa della tempesta sia del 2 che del 7. E i più di sei milioni di euro di danni che pubblico e privato hanno subìto a Caravaggio, Brignano, Covo, Cividate e Morengo. La maggior parte di questi Comuni hanno già compilato le schede Rasda (scheda raccolta danni) sui quali hanno descritto quanto riportato dal territorio, dalle strutture pubbliche, dai beni di proprietà privata e dalle attività produttive (che, ovviamente, non verranno rimborsate automaticamente bensì sottoposte a tutte le verifiche previste dalla norma in materia). Le cifre più alte che si possono leggere sono quelle riguardanti i beni di proprietà privata e le attività produttive. Quelle più basse alle strutture pubbliche che hanno, comunque, subito un duro colpo. Da questo punto di vista ammontano a 500 mila euro i danni registrati da Brignano e «si riferiscono soprattutto alla tempesta del 2 agosto – afferma il sindaco Beatrice Bolandrini –. È quel giorno che abbiamo pagato il prezzo più caro».

Se si considerano anche tutte le altre voci si sale a un milione e 650 mila euro. A Caravaggio se si considerano le conseguenze degli eventi atmosferici sia del 2 sia del 7 agosto, i danni alle strutture pubbliche ammontano a 115 mila euro. Considerando le altre voci riportate sulle Rasda inviate in Regione si sale a circa 2,6 milioni di euro. A Covo i danni agli edifici pubblici, causati soprattutto dalla tempesta del 2 agosto, risultano essere intorno ai 350 mila euro: «La cifra – afferma il sindaco Andrea Cappelletti – è però destinata a salire. Per quanto riguarda la richiesta di risarcimenti dei privati stiamo attendendo che ci vengano consegnati tutti i dati necessari». Anche a Cividate, per il momento, si conosce solo l’ammontare dei danni alle strutture pubbliche che si aggira intorno ai 100 mila euro. Stessa cifra per Morengo, colpito soprattutto dalla tempesta del 7. Se si considerano anche quelli a territorio, beni di proprietà privata e attività produttive il conto sale però a 1 milione e 850 mila euro. Nei Comuni di Romano, Martinengo e Calcio, probabilmente il più colpito dalla tempesta del 7 agosto, sono invece ancora in corso verifiche.

La cosa certa è che la prima conta di più di 11 milioni di euro è destinata a salire e non di poco. E non solo per la parte riferita ai Comuni ma anche quella relativa alle aziende agricole che hanno subito danni alle colture ma anche alle loro infrastrutture: «Il colpo è stato molto duro – afferma il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – nessuna azienda agricola e nessuna coltura è stato risparmiata».

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