Immobili, il mercato tiene: vendite su del 10% in 6 mesi e prezzi boom per il «nuovo»

Il bollettino.La conferma dai dati della nuova edizione di ValoreCasa&Terreni. Belotti: «La casa resta un bene rifugio capace di proteggere dall’inflazione».

Casa dolce casa. Soprattutto se si pensa a un bene reale. Al termine di un anno, a dir poco, pieno di brutte sorprese e di incertezze, il mercato immobiliare della nostra provincia conferma l’andamento positivo inaugurato già nel 2021, anno della riscossa sull’emergenza pandemica. «La casa si conferma come un bene reale, un rifugio sicuro per i propri risparmi soprattutto adesso con l’aumento dell’inflazione – dichiara Gianfederico Belotti, direttore responsabile di ValoreCasa&Terreni, la pubblicazione dedicata da 15 anni al settore immobiliare in edicola da sabato 17 dicembre in abbinamento con il nostro quotidiano -. I beni reali seguono mediamente l’inflazione e il mercato immobiliare non può che giovarsene. L’aumento generale dei prezzi – ribadisce Belotti - è di fatto una protezione dal tasso inflattivo e dalla recessione e questo rende le case ancor più solide, rafforzandone il concetto di primario bene rifugio. Soprattutto nella nostra provincia, l’abitazione rimane un bene e un investimento e il suo acquisto suscita sempre emozioni, perché è il vero contenitore dei nostri affetti».

Il 2022 è stato dunque un anno che ha visto l’aumento del numero delle transazioni, ma anche il ritorno dell’aumento dei prezzi: «Per quanto riguarda il volume delle compravendite, il primo semestre di quest’anno ha messo a segno un +10%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso che aveva già segnato un balzo del +40%.

Il fronte dei prezzi

Per quanto riguarda invece i prezzi, che in generale sono in aumento quando si parla di un buon usato in zone residenziali della città, il dato più significativo – sottolinea Belotti - è quello riferito alle nuove edificazioni. In questo caso i prezzi sono letteralmente esplosi. Abbiamo quotazioni che vanno dai 4mila ai 5mila euro al metro quadro, se non di più, mentre fino a due anni fa erano di 3mila euro al metro quadro. Un aumento che mai prima d’ora si era verificato in modo così repentino e consistente. A questo punto bisogna ammettere che la casa nuova è diventata appannaggio delle classi abbienti».

I costi delle materie prime

A trascinare al rialzo il prezzo del nuovo ci sono i costi delle materie prime che sono aumentate dal 20 al 30%: «Il nuovo ha un forte appeal – spiega il direttore di ValoreCasa&Terreni – dovuto al fatto che è vantaggioso, nel senso che le nuove costruzioni in classe A+4 consentono importanti risparmi energetici e, non ultimo, hanno tutta una serie di caratteristiche che corrispondono a una concezione della casa sempre più vivibile e smart».

«Oggi il cliente è più attento – fa notare Francesco Tassoni di Engel&Volkers -. Grande peso riveste quindi il posizionamento dell’immobile, la possibilità di adeguarlo ai propri bisogni attraverso una ristrutturazione facilitata dai diversi bonus, le dimensioni “comode” dei locali, lo spazio esterno e, non ultimo, il raggiungimento di una elevata classe energetica finale. In questo momento c’è tanta voglia di investire nel mattone, soprattutto in immobili con il rapporto qualità-prezzo ottimale. Con l’inflazione che è arrivata a essere più del doppio degli

interessi dei mutui, sono molte le persone che tornano ad acquistare un immobile per sè o per investimento». Anche per la provincia il bilancio è positivo. Qui si registra un fermento immobiliare e soprattutto edilizio grazie alla Brebemi per cui zone che fino a qualche anno fa erano immobiliarmente depresse da tempo stanno un vivendo un momento felice». «Treviglio rimane la perla della cosiddetta Bassa Bergamasca – aggiungono gli storici agenti immobiliari di zona, Alberto Cometti e Giancarlo Fumagalli - e vive da alcuni anni un momento immobiliare di eccezione. La Brebemi ha ormai consolidato la sua presenza. A ciò si deve aggiungere il passante ferroviario con le prossime fermate di Freccia Argento e Freccia Bianca che consolideranno il polo di collegamento tra Milano e Brescia, infatti in 15 minuti si raggiunge la barriera di Milano e in 20 si raggiunge Brescia. Da citare anche il rilancio del nuovo polo fieristico e gli investimenti dell’amministrazione comunale finalizzati alla realizzazione di una città accogliente in cui vivere bene grazie anche alla presenza di tantissimi servizi. Tutto ciò ha reso Treviglio un polo extraprovinciale particolarmente attrattivo».

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