Influenza, l’appello dei medici:
«Campagna vaccini da anticipare»

Il presidente dell’Ordine, Marinoni: «La platea sarà più ampia. Servono spazi idonei, occorre organizzarsi per tempo».

«Lo diciamo da tempo e lo diciamo a gran voce. Bisogna organizzare una campagna antinfluenzale precoce». Il presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo Guido Marinoni non è uno che ci gira intorno. E ieri è tornato alla carica, dopo l’appello lanciato dai colleghi milanesi: «Bisogna stimolare una campagna vaccinale antinfuenzale e antipneumococcica sia per tutto il personale medico sanitario del nostro sistema sanitario regionale che per la popolazione», è stata la richiesta che l’Ordine dei medici di Milano ha fatto a Regione e Comune per scongiurare il rischio che in una eventuale ripresa del Covid i casi si sovrappongano e confondano con quelli della normale influenza, creando una «paralisi da quarantena».

Secondo Marinoni la campagna antinfluenzale di quest’anno va organizzata con criteri e spazi ben diversi da quelli usati negli anni scorsi: e quindi serve più tempo per pianificarla, e aggiornarla all’epoca del coronavirus. «Il primo aspetto da tenere in considerazione è che non si può più pensare di condurre una campagna di massa nei piccoli ambulatori dei medici. Bisognerà organizzare spazi ampi, per garantire il distanziamento, chiedendo la collaborazione dei Comuni per individuare locali idonei. Non una cosa che si fa dall’oggi al domani, insomma». Ma c’è un altro aspetto che secondo Marinoni va tenuto in considerazione: «La platea che vorrà vaccinarsi quest’anno sarà certamente più ampia: ci saranno molte persone che, preoccupate dalla situazione e dall’epidemia appena superata, vorranno scongiurare il pericolo di ammalarsi anche con una semplice febbriciattola, e quindi aderiranno alla campagna. Che ricordo essere gratuita per i cittadini dai 60 anni in su».

E se sull’utilità del vaccino antinfluenzale i medici hanno sempre insistito, quest’anno gli specialisti hanno qualche argomentazione in più: «A novembre ci ritroveremo con il picco di pazienti con stati febbrili, tosse, problemi respiratori. Sintomi che oggi sappiamo essere un campanello d’allarme per l’infezione da coronavirus. Organizzare una campagna vaccinale antinfluenzale e antipneumococcica significa ridurre la platea di persone con sintomi sovrapponibili all’infezione da covid, ridurre, cioè, il numero di persone con febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Oltre che, come sempre, proteggere la fascia di popolazione più fragile, quella anziana». In vista dell’autunno, quando l’influenza potrà generare confusione fra i cittadini, l’Ordine dei Medici chiede anche un potenziamento del sistema di tracciamento: «Quando a novembre avremo migliaia di cittadini con la febbre, cosa faremo? Metteremo tutti in isolamento, anche se hanno una banale influenza? Bisogna organizzare con largo anticipo il sistema di tracciamento. Che significa semplicemente essere in grado di poter fare tamponi immediati alla popolazione, fornendo i risultati in tempi celeri. Per fare tutto questo non serve chissà quale strategia: basta che le autorità sanitarie lavorino, pianificando e organizzandosi per tempo».

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