La comunità valdese piange Ricciardi: «Pastore e pioniere dell’ecumenismo»

IL LUTTO. Nato a Potenza nel 1938 guidò la Chiesa evangelica per dodici anni, fino al 2008: «Un ministero fecondo».

«Fratelli e sorelle, con tristezza comunichiamo che il nostro pastore emerito Salvatore Ricciardi ci ha lasciato. Per dodici anni ministro di culto della comunità, ne ricordiamo il fecondo ministero, la profonda predicazione e il costante impegno ecumenico. Ci stringiamo con affetto alla moglie Elda e al figlio Stefano». Con queste parole la comunità cristiana evangelica valdese di Bergamo ha annunciato il 31 maggio la scomparsa di Salvatore Ricciardi, che per dodici anni è stato pastore dal 1996 al 2008. Si è spento nella casa di Riposo a Gorle dove era ospite da tempo. Accanto a lui i familiari e i tanti fratelli e sorelle della comunità. Il suo funerale si terrà martedì 2 giugno alle ore 15 nel Tempio di viale Roma.

Condoglianze alla famiglia sono state espresse già venerdì sera durante la preghiera ecumenica nella chiesa di San Fermo, da don Massimo Rizzi, direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo: «Nella Chiesa protestante non si prega per i defunti che sono già nelle mani del Signore, ma porgiamo le condoglianze e preghiamo per la comunità valdese e per la famiglia del pastore Ricciardi, uno dei pionieri del cammino ecumenico a Bergamo».

L’impegno a Bergamo

Nato a Potenza nel 1938, il pastore Ricciardi era arrivato a Bergamo nel 1996, ultima tappa del suo ministero, «caratterizzato da una molteplicità di incarichi e di funzioni che hanno sempre unito la dimensione locale a un’attiva quanto provata competenza ecumenica», come

«Ancorato in una esigente conoscenza del testo biblico, il pastore Ricciardi ne sapeva trarre le conseguenze nell’attualità, per la vita dei credenti e del loro tempo»

ricorda Italo Pons, attuale pastore della Chiesa valdese di Bergamo. «Tante sorelle e tanti fratelli si sono formati nell’ascolto della sua puntuale predicazione, dei suoi studi e delle sue conferenze, nella costanza delle relazioni di aiuto e sostegno verso quella rete umana e spirituale che costituisce la spina dorsale delle nostre comunità – prosegue il pastore Pons –. Ancorato in una esigente conoscenza del testo biblico, il pastore Ricciardi ne sapeva trarre le conseguenze nell’attualità, per la vita dei credenti e del loro tempo. Aperto all’ecumenismo con la Chiesa romana, è stato membro del Consiglio dell’alleanza riformata mondiale e presidente della Cepple (che riunisce le Chiese dei paesi latini); nel dialogo con il mondo pentecostale e, ancora, in dialogo con la cultura in senso ampio».

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