La siccità allenta la morsa: «Riempire le piscine si può»

IN 76 COMUNI . Concesso di notte, dal lunedì al giovedì, anche nei paesi dove sono rimaste attive le ordinanze. Uniacque: si continui a fare attenzione.

La siccità allenta la morsa e anche le piscine private possono essere riempite. A dare il via libera è Uniacque con una comunicazione inviata nei giorni scorsi ai 76 comuni (tra quelli gestiti da Uniacque) in cui permane un livello di rischio 3. Comuni – dall’Isola alla Valle Imagna e San Martino, Val Serina, alta Valle Seriana e rivieraschi del lago d’Iseo, la mappa su www.uniacque.bg.it – in cui, su richiesta di Uniacque stessa, sono rimaste attive le ordinanze di «Risparmio idrico e limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile. Livello 03 – Giallo», che prevedono alcune accortezze come non bagnare il giardino di giorno e non lavare l’auto a casa e fino a qualche giorno fa non riempire le piscine domestiche.

Dalle 23 alle 4, da lunedì a giovedì

«In considerazione delle precipitazioni diffuse dell’ultimo periodo che hanno consentito solo la ricarica parziale dei bacini di accumulo – comunicano da Uniacque – e del minor prelievo da parte degli utenti grazie alle temperature sotto la media stagionale, può essere consentito il riempimento delle piscine dalle ore 23 alle ore 4, dal lunedì al giovedì, limitatamente al corrente mese di giugno. Vi invitiamo pertanto a voler modificare o integrare l’ordinanza di contenimento dei consumi già in vigore».

Il divieto nei weekend

Un via libera, quello di Uniacque, che però non è un liberi tutti. «Visto il miglioramento della situazione rispetto ai mesi scorsi – spiega Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Uniacque – si potranno riempire le piscine di notte, nella fascia oraria e nei giorni di minor uso della risorsa idrica. Non si potrà durante il weekend perché, soprattutto in montagna, arrivano i turisti e si aprono le seconde case e quindi vi è un maggior utilizzo dell’acqua». «Precisiamo che – conclude –, nonostante le piogge, le sorgenti rimangono comunque sotto stretta vigilanza per la ridotta portata erogata rispetto ai valori ordinari storici del passato ed è pertanto opportuno mantenere in vigore le ordinanze a titolo cautelativo anche in considerazione dell’avvicinarsi dell’estate. L’emergenza non è finita e serve continuare a fare attenzione».

Leggi di più su L'Eco di Bergamo del 17 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA