
Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 14 Agosto 2025
La Veglia: «Maria, protagonista silenziosa e potente». Oggi la Messa con il Vescovo
IN PREGHIERA. Alla vigilia della solennità dell’Assunzione: «Nel cuore del disegno divino la Vergine Maria non è spettatrice, ma protagonista».
Bergamo
Si è celebrata nella serata di sabato 14 agosto in Santa Maria Maggiore la Veglia di preghiera per la solennità dell’Assunzione, che si è aperta, come nel Sabato Santo a chiesa buia, prima dell’accensione delle candele dei fedeli e delle luci di tutta la basilica. Nella Veglia sono stati recitati salmi, cantici vigilari, fino alla lettura del Vangelo e il canto del Te Deum finale. Sempre nella Basilica di Santa Maria Maggiore, venerdì 15 agosto alle 11 la Messa presieduta dal Vescovo Francesco Beschi.
«Questo cammino, questa salita è, come tutte le salite, faticosa,ma Dio stesso ci sosterrá con la sua grazia»
Nell’omelia monsignor Gilberto Sessantini, Priore della Basilica di Santa Maria Maggiore, ha sottolineato che la vigilia è come il respiro che dà il ritmo della festa: «Abbiamo ascoltato testi ricchi ed intensi a partire dai salmi che rispecchiano il cammino della vita di Maria e, di riflesso, della nostra vita. Questo cammino, innanzitutto, è immaginato come una salita verso il monte del Signore, il luogo santo dove lui dimora. Solo chi ha mani innocenti e cuore pure può percorrere questo cammino in modo fruttuoso e riceverne ricompensa. Maria può entrare nella casa del Signore coronata di bellezza, proprio perché la sua vita è stata di piena adesione al Signore. Questo cammino, questa salita è, come tutte le salite, faticosa, ma Dio stesso ci sosterrà con la sua grazia. Lui ci conduce sul santo monte, Lui ci colmerà di gioia nella sua casa. Maria intercede per noi e anche Lei ci sostiene in questo cammino con la sua presenza materna».
«Maria non ha trattenuto nulla per sé»
Rispetto ai testi tratti dall”Omelia sulla Dormizione della Madre di Dio” di Nicola Cabasilas, un teologo bizantino del XIV secolo, don Sessantini ha commentato: «Nel cuore del disegno divino la Vergine Maria non è spettatrice, ma protagonista silenziosa e potente. Ha donato al Figlio la carne, e in cambio ha ricevuto la comunione con le sue grazie. Ha condiviso anche le sue sofferenze, il dolore della croce, la lacerazione dell’anima. Infine, Maria è la prima a vivere la morte in conformità con Cristo, e per questo è la prima a partecipare alla sua gloria. Questa partecipazione totale ci interpella. Maria non ha trattenuto nulla per sé: ha offerto tutto, corpo e anima, e ha ricevuto tutto in pienezza. La sua Assunzione non è solo un premio, ma il compimento di un cammino di amore e fedeltà. Il suo corpo, più santo degli angeli, entrato nella dimora celeste, segno che anche la nostra umanità può essere trasfigurata».
«La vera grandezza non si misura con le opere esteriori»
Anche all’uomo di oggi il ricordo di Maria basta «per elevare l’anima, per trasformare il cuore, per migliorare la mente, per rendere spirituale ciò che in noi è carnale, cioè, ancorato alla terra e alle cose che passano. Nel contemplarla, comprendiamo che la vera grandezza non si misura con le opere esteriori, ma con la capacità di aderire pienamente al disegno di Dio. Maria è la porta che ci introduce nel mistero, il grembo che ha custodito la speranza, la voce che ci insegna il silenzio adorante. Che anche noi possiamo, come Lei, dire il nostro “si” senza riserve, accogliere il dolore come partecipazione, la gioia come comunione, la vita come offerta. E che, nel lodarla, possiamo essere santificati, trasformati, resi capaci di Dio».
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