Lavori in via dei Caniana: per ora il ponte resta aperto

RADDOPPIO FS. Dal 26 maggio è attivo il cantiere per l’adeguamento dei sottoservizi. Berlanda: «Rimarrà a doppio senso». Ma le auto preferiscono altre strade.

Con l’avvio dei lavori anche in via dei Caniana, un altro tassello si è aggiunto al complicato puzzle della viabilità nella zona di San Tomaso de’ Calvi, interessata in questi mesi da una serie di modifiche provocate del cantiere diffuso del raddoppio ferroviario Bergamo-Ponte San Pietro. Da lunedì 26 maggio le due carreggiate di via dei Caniana sono state ristrette, per effetto dell’adeguamento dei sottoservizi (luce, gas, acqua e telecomunicazioni) che insisterà fino alla fine di giugno, quando prenderanno il via i lavori veri e propri sul ponte ferroviario, dove dovrà essere posato il secondo binario verso Ponte.

I cambiamenti della viabilità

Tutti gli stalli (in parte a strisce bianche, in parte riservati ai residenti) sono stati soppressi. Al momento nessuno dei due fornici è stato chiuso: il traffico proveniente da via Moroni e diretto verso largo Tironi è stato spostato lungo la corsia più esterna (quella dei posteggi), mentre i veicoli diretti in via Moroni continuano a transitare sulla corsia di sinistra, dato che quella di destra è attualmente area di cantiere.

«La strada resterà sempre aperta in entrambi i sensi di marcia, anche con la chiusura alternata dei due fornici, e rimarrà aperto anche il passaggio a livello di via Moroni, fino alla chiusura dei lavori (prevista nella primavera del 2026, ndr)»

La nuova viabilità è stata predisposta nella mattinata. Durante tutta la giornata la circolazione si è mantenuta poco sostenuta, come del resto lo è sempre stato anche nelle ultime settimane, nonostante la parziale chiusura del ponte di via San Bernardino in direzione di Colognola. Più code, come sempre, si sono formate in via Carducci, in via San Giorgio e poi ancora in via Autostrada. L’opzione di via dei Caniana «dovrà rappresentare un’alternativa alla chiusura completa di via San Bernardino – spiega l’assessore comunale alla Mobilità Marco Berlanda –. La strada resterà sempre aperta in entrambi i sensi di marcia, anche con la chiusura alternata dei due fornici, e rimarrà aperto anche il passaggio a livello di via Moroni, fino alla chiusura dei lavori (prevista nella primavera del 2026, ndr)».

Al momento dunque l’impatto di questo nuovo cantiere è minimo: tra meno di due settimane, poi, chiuderanno le scuole e la situazione dovrebbe restare sopportabile per tutta l’estate. Il vero problema si porrà a settembre, alla ripresa delle lezioni, quando il ponte di via San Bernardino sarà chiuso del tutto. Sarà quello il vero banco di prova per le contromisure studiate dal Comune. «In funzione dei dati che stiamo raccogliendo e che continueremo a raccogliere anche nelle prossime settimane, valuteremo se sarà necessario effettuare altri interventi sulla viabilità o sui semafori – assicura Berlanda –. Il tema è quello di evitare un’esposizione eccessiva del traffico nelle vie interne dei quartieri, come via San Tomaso de’ Calvi».

I prossimi provvedimenti

Nel frattempo è in vigore un’apposita ordinanza che prevede, fino al 30 giugno, l’istituzione di alcuni provvedimenti che saranno applicati progressivamente, secondo lo stato di avanzamento del cantiere. Tra questi, il già citato divieto di sosta permanente lungo la strada, la deviazione del traffico sulle porzioni di carreggiata non interessate dai lavori e l’istituzione del limite di velocità di 30 chilometri orari. Completati i lavori ai sottoservizi, si procederà all’apertura del cantiere per i lavori di rifacimento del ponte, che proseguiranno almeno fino alla prossima primavera, in concomitanza con quelli al ponte di San Bernardino.

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