Nelle antiche Carte di Sorte i ritratti di Bergamo e Brescia nel ’500

STORIA. Alla mostra dedicata alle Mura riflettori accesi sulle opere topografiche di Cristoforo Sorte: minuziose riproduzioni dei territori sotto il dominio della Repubblica di Venezia.

Città, fiumi, montagne: il «ritratto» di Bergamo e Brescia prende forma nelle mappe opera del corografo Cristoforo Sorte della Repubblica di Venezia. Due opere del ’500 restaurate e ora esposte nella mostra al Palazzo del Podestà «Le Mura nella Storia: Tesori di una città-fortezza del Rinascimento». Il Museo delle Storie di Bergamo ha organizzato una serie di incontri sulle opere ripercorrendo origini, usi e conservazione. Il primo appuntamento si terrà giovedì 1 febbraio alle 17,30 al Palazzo del Podestà con il titolo «Storia e restauro di due esemplari unici: le Carte del Bergamasco e del Bresciano di Cristoforo Sorte». I riflettori sono puntati sulle opere di Sorte, che per la prima volta nella storia lasciano la Laguna. Le Carte, due esemplari di mappe di grande formato, di circa 344 x 169 centimetri, dipingono con dovizia di particolari la geografia dei territori di Bergamo e Brescia sul finire del XVI secolo.

La «fisica» dei territori

Sorte rappresenta «tutte le Città, Castelli, Ville et fiumi col nome loro, con la scala delle sue miglia da poter saper tutte le ditantie da luoco a luoco». Un lavoro di millimetrica precisione oggi visibile in mostra grazie all’esposizione delle opere, restituite al pubblico anche attraverso due postazioni multimediali che permettono di esplorare la «fisica» dei territori, realizzate con l’importante contributo del Gruppo Orobico 1 Distretto Rotary 2042 e Rotary Foundation. Le Carte, provenienti da Venezia e appartenenti alla collezione privata della famiglia Donà dalle Rose, sono state restaurate per consentire di godere dei due tesori in tutta la loro bellezza. Il lavoro di restauro sarà raccontato in conferenza dalla voce della restauratrice Francesca Olmo, introdotta dal contributo storico di Nicholas Fiorina, curatore della mostra insieme a Roberta Frigeni, direttore scientifico del Museo delle Storie di Bergamo, che modererà l’incontro.

Pigmenti, lacche e oro

«Le mappe - racconta Francesca Olmo - sono state custodite, fin dalla loro creazione, arrotolate, all’interno dell’armadio costruito ad hoc nell’ex “Giesola” del Palazzo Ducale a Venezia e ivi rinvenute ancora un secolo dopo dal provveditore sovrintendente alla Camera dei Confini, Battista Nani. Le mappe sono ora conservate nella collezione privata della famiglia Donà dalle Rose (discendenti diretti del doge Leonardo Donà) e inaccessibili solitamente al pubblico. Tesori strategici della Repubblica di Venezia, sono realizzate su fogli di carta a mano, incollati alla tela a formare un unico supporto sul quale l’autore Cristoforo Sorte ha dipinto utilizzando colori all’acqua, da lui stesso realizzati a partire da pigmenti e succhi, lacche e oro. Le mappe sono foderate con tela in canapa/lino e colla d’amido e sono montate su bastoni che ne permettono l’esposizione verticale a parete. Per consentire l’esposizione delle due opere in sicurezza, si è reso necessario un capillare intervento volto a restituire flessibilità ai supporti (tela e carta) e consistenza alle mediazioni grafiche, oltre che solidi sostegni». L’appuntamento che sarà seguito dalla conferenza del 22 febbraio, questa volta dedicata ad approfondire il grande lavoro storico, ingegneristico e grafico alla base della r icostruzione 3D della cannoniera di San Michele. Punto difensivo e strategico delle Mura, restituito in mostra da un video immersivo realizzato dal Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate - Disa – dell’Università degli Studi di Bergamo.

Dentro la cannoniera

La conferenza «Dentro le Mura: studi e rilievi per una ricostruzione virtuale della cannoniera di San Michele» consentirà agli spettatori di seguire tutte le fasi di sviluppo del progetto, con un occhio puntato sulle nuove tecnologie come strumento per la valorizzazione e fruizione del patrimonio Culturale. Interverranno Alessio Cardaci (Università degli Studi di Bergamo), GianMaria Labaa (Comitato Scientifico della mostra) e Francesco Sala (Digital Illustrator). Chiude il calendario delle conferenze un incontro speciale il 7 marzo (alle 17.30). Maria Giuseppina Muzzarelli autrice (insieme a Luca Molà e Giorgio Riello) di Tutte le perle del mondo edito da Il Mulino, ci accompagnerà in un viaggio avventuroso tra storie di «scambi e magnifici ornamenti», in cui saranno evocate Bergamo e Brescia.Le conferenze si terranno alle 17.30 in Palazzo del Podestà, piazza Vecchia, Bergamo. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria sul sito: www.ticketlandia.com

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