Nuova luce per la chiesa di San Bartolomeo: «Serve l’aiuto di tutti»

Il progetto. L’intervento per il nuovo impianto lanciato dai Frati Predicatori con Diocesi e Proloco in vista della Capitale della Cultura. Al via la raccolta fondi.

«Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno». La frase è di Madre Teresa di Calcutta e ieri a citarla ci ha pensato Fra Angelo Preda, priore della chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano in largo Belotti, durante la presentazione del progetto «1000+1 Anni di Luce per San Bartolomeo-Bergamo Città dei Mille» proprio per evidenziare quanto sia importante il contributo di tutti. Per questa iniziativa – lanciata dai Frati Predicatori (Domenicani) di Bergamo, in occasione di Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023 – lo sarà di sicuro.

«A Bergamo – ha sottolineato monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo – c’è ricchezza di carismi diversi. Non solo le parrocchie, ma anche gli istituti religiosi. Qui la Diocesi conserva tesori preziosi dal punto di vista artistico e spirituale: perciò mettere in luce una chiesa diventa anche mettere in luce la presenza dei religiosi sul territorio, che è fondamentale».

Partendo dal tema che farà da filo conduttore per le iniziative della Capitale – «La Città illuminata» – anche la chiesa troverà una nuova illuminazione, comprese le opere presenti al suo interno, tra cui la Pala Martinengo di Lorenzo Lotto, che è stata la sua prima opera e per le sue grandi dimensioni non è mai stata prelevata per essere contemplata in altri contesti. «Il numero Mille – ha detto Fra Angelo Preda – vuole rendere onore a Bergamo Città dei Mille che da secoli ospita i Frati Domenicani, il +1 vuole invece ricordare che ormai è già trascorso quasi un anno dal 240° della consacrazione della chiesa da parte del vescovo Paolo Dolfini il 19 gennaio 1782».

Il progetto

Il progetto della nuova illuminazione, promosso dai Frati Predicatori di Bergamo in collaborazione con la Diocesi e la Proloco di Bergamo, oltre al patrocinio di Regione Lombardia, Provincia e Camera di Commercio di Bergamo, prevede appunto il contributo e il coinvolgimento di fedeli, cittadini, e amici. «Tanti turisti che entrano in chiesa – ha spiegato Fra Preda – chiedono di poterla visitare, in particolar modo la Pala del Lotto e le tarsie del coro, ma il problema è che per restituirne tutta la bellezza servono interventi manutentivi e, in particolare, una nuova illuminazione. Così abbiamo pensato di intervenire e credo sia una bella cosa che i frati si impegnino per fare questo regalo alla città».

«A Bergamo – ha sottolineato monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia di Bergamo – c’è ricchezza di carismi diversi. Non solo le parrocchie, ma anche gli istituti religiosi. Qui la Diocesi conserva tesori preziosi dal punto di vista artistico e spirituale: perciò mettere in luce una chiesa diventa anche mettere in luce la presenza dei religiosi sul territorio, che è fondamentale».

«Per dare il via ai lavori – precisa Fra Angelo – abbiamo pensato di coinvolgere i fedeli e la cittadinanza». In che modo? L’idea è quella di prendere spunto dall’architetto e artista Gaudì: i lavori della grande chiesa a Barcellona, dedicata alla Sacra Famiglia, sarebbero avanzati solo ed esclusivamente con le donazioni di fedeli e la costruzione sta andando avanti tuttora. Seguendo questo esempio, i Frati Predicatori hanno pensato ad una raccolta fondi che sarà lanciata venerdì 23 settembre alle 20,45 nella chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano in occasione del concerto «Spirit» con Silvia Lorenzi (soprano) e Stefano Gatti (al pianoforte).

I Frati Predicatori hanno pensato ad una raccolta fondi che sarà lanciata venerdì 23 settembre alle 20,45 nella chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano in occasione del concerto «Spirit» con Silvia Lorenzi (soprano) e Stefano Gatti (al pianoforte).

«Abbiamo condiviso il progetto – sottolinea Roberto Gualdi, presidente di Pro Loco Bergamo – e lo inaugureremo con un concerto che sarà anche l’occasione per presentarlo. Affianchiamo volentieri Fra Angelo e continueremo a farlo con un percorso di iniziative nei prossimi mesi: si tratta di contribuire per un investimento culturale su noi stessi». «È un concerto – precisa Silvia Lorenzi – che vuole sottolineare il contenuto spirituale che la musica può trasportare». Si va dalla musica di Bach, a Lorenc, Fauré, Perotinus, Busto, Vinter, Pärt fino a Puccini. Il concerto, a ingresso libero e gratuito, è aperto a tutta la cittadinanza.

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