Parchi, sanificazione dei giochi «contesi»
Bergamo, dal 29 torneranno liberi

Agibili gradualmente dopo la pulizia di Aprica-A2a. Palafrizzoni spenderà 20 mila euro al mese per la sanificazione.

Nei parchi cittadini, in questi giorni, non sono mancate le tensioni. Da una parte i genitori «trasgressori», che non hanno esitato a strappare i nastri-transenne pur di far salire il figlio sullo scivolo. Dall’altra i genitori «ligi», intervenuti per far rispettare le regole. È ancora in vigore, infatti, il divieto di usare i giochi nelle aree comunali attrezzate, secondo le disposizioni anti-Covid.

A Palafrizzoni si sono moltiplicate le segnalazioni di comportamenti diciamo non proprio edificanti da parte degli adulti, ma dal 29 giugno qualcosa inizia a cambiare: altalene e cavallini non saranno più una tentazione proibita per i più piccoli, ma torneranno, gradualmente, a essere oggetto di svago e divertimento. «Abbiamo trovato l’accordo con Aprica per la pulizia, e quindi via via i giochi torneranno agibili», annuncia l’assessore al Verde pubblico Marzia Marchesi.

La cronistoria è presto fatta: dal 4 maggio scorso sono stati riaperti i parchi pubblici, secondo i regolamenti ministeriali e regionali, ma i giochi sono rimasti off ilmits tramite un’ordinanza del sindaco. Giochi «impacchettati» da transenne e nastri: guardare e non toccare, una vera e propria sofferenza per i più piccini. Una quindicina di giorni fa, da codici e codicilli, è arrivato uno spiraglio: via libera all’utilizzo, purché si sia in grado di provvedere a una sanificazione giornaliera. Se non è possibile, tutto resta blindato. Palafrizzoni si è mosso, ma i quattro preventivi arrivati sul tavolo dell’assessorato al Verde pubblico (dai 21 mila ai 60 mila euro settimanali) hanno imposto una riflessione in più. «Ci siamo confrontati anche con i colleghi di Brescia e Mantova, per valutare se era possibile trovare una soluzione alternativa, perché effettivamente la spesa che avremmo dovuto sostenere, per una sanificazione quotidiana dei giochi, non era di poco conto», ammette l’assessore Marchesi. Nel frattempo, però, i regolamenti cambiano ancora e settimana scorsa è arrivata la novità: si parla «di pulizia almeno due volte la settimana». «Le nuove disposizioni legislative – Marchesi aggiorna la situazione – ci hanno permesso di rivedere la spesa, scesa a 20 mila euro (più Iva) mensili. Una cifra più ragionevole e sostenibile per i tre mesi estivi». Aprica-A2a, quindi, inizierà a breve a sanificare i 485 giochi singoli (tra altalene, scivoli, e attrezzature dei percorsi vita) delle circa 46 aree gioco cittadine e gradualmente, dal 29 giugno, si potrà tornare a salirci.

«Capiamo il disagio di mamme e nonni, ma abbiamo scelto di aspettare per garantire la maggiore sicurezza possibile», assicura l’assessore Marchesi. Altro discorso per i campetti di basket che restano ancora «chiusi» in attesa del via libera ai giochi di squadra con contatto ravvicinato. Ma anche qui non tutti si curano delle regole: domenica scorsa, sul campo esterno del parco Goisis, è andato in scena un vero e proprio torneo. «I controlli ci sono, ma ricordiamo che esistono anche le responsabilità individuali», ricorda l’assessore.

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