Piscine Italcementi, proposta da 20 milioni di euro per la riqualificazione

Il Comune di Bergamo ha fatto sapere di aver ricevuto da un soggetto una proposta di partenariato pubblico-privato. Dopo gli approfondimenti si è proceduto alla prosecuzione dell’iter.

Si avvicina la riqualificazione delle piscine Italcementi, il centro sportivo di proprietà del Comune di Bergamo che dagli anni ’60 è punto di riferimento per gli sport acquatici della città di Bergamo: la Giunta ha deliberato, al termine di un lungo lavoro istruttorio e di approfondimento, l’interesse pubblico della proposta di sistemazione e gestione del centro sportivo pervenuta nei mesi scorsi agli uffici. Il prossimo passo sarà l’avvio di una procedura di gara pubblica, sulla base della proposta ricevuta, con diritto di prelazione riservato al proponente, come previsto dalla legge.

Poli: «Ultimo tassello del piano di rigenerazione delle strutture sportive della città»

Con le piscine Italcementi chiudiamo il piano di ammodernamento degli impianti sportivi della città – commenta l’Assessora allo sport Loredana Poli -. Negli anni della nostra Amministrazione Bergamo ha conosciuto un vero e proprio processo di rinascimento delle strutture sportive, sulle quali si era molto discusso nei decenni precedenti, ma molto poco di concreto si era realizzato. Dallo stadio al nuovo palasport che sorgerà nel quartiere di Celadina, dal nuovo palaghiaccio al palazzetto per gli sport rotellistici, dalla palestra per la scherma di Loreto al nuovo campo Utili (i cui lavori sono appena partiti), dall’upgrade del bocciodromo all’intervento di sistemazione – grazie all’Università di Bergamo – del centro tennis di Loreto, dalla nuova palestra di San Tomaso ai tanti campi da calcio di quartiere rimessi a nuovo, in questi anni abbiamo dato risposte concrete per la sistemazione e l’ammodernamento praticamente della totalità del patrimonio di impianti sportivi della città, creando le condizioni per una crescita del movimento sportivo bergamasco. Le piscine Italcementi sono l’ultimo grande tassello di questo piano: l’iter che prende avvio in questi giorni porterà ad avviare il cantiere entro la fine dell’anno 2024, il che implica che entro il 2026 Bergamo potrà avvalersi di un impianto rimesso a nuovo, più efficiente, più moderno, raccogliendo le tante richieste pervenute negli anni dalle associazioni sportive natatorie che necessitano di migliori condizioni per far crescere ulteriormente non solo la propria attività, ma tutto il movimento cittadino».

Parte la procedura tecnica per la messa a bando del progetto

Durante la commissione dello scorso 19 settembre l’Assessora allo sport del Comune Loredana Poli aveva rivelato “di aver ricevuto una proposta di partenariato pubblico-privato che rientra in ciò che prevede il nuovo Codice degli appalti. Si dovrà prima di tutto capire se questa proposta è conforme dal punto di vista tecnico, successivamente la Giunta si esprimerà sull’interesse pubblico, poi ci sarà una procedura pubblica”.

La Giunta ha quindi confermato il Pubblico interesse nei giorni scorsi, avviando di fatto l’iter per l’istruzione della gara pubblica necessaria per concretizzare l’attuazione del progetto. Un piano di riqualificazione e ammodernamento che è stato presentato da un pool di società qualificate: Tipiesse, Pederzani Impianti, A&T Europe Spa, Partecipazioni & Gestioni Srl, ICCREA sono i componenti della compagine che ha avanzato la proposta al Comune di Bergamo ormai nell’estate scorsa. Piano che, oltre all’intervento di riqualificazione, comprende anche un innovativo progetto di gestione dei servizi e della attività riservate ai cittadini.

Un intervento da 20 milioni di euro

Il valore dell’intervento si aggira intorno ai 20milioni di euro per quel che riguarda i lavori di cantiere necessari a rimodernare la struttura del centro sportivo, che risulta essere, soprattutto per quel che riguarda gli impianti, ormai vetusto e non efficiente da un punto di vista energetico e dei consumi. Motivo principale delle perdite economiche registrate dalle piscine. “Le piscine sono vecchie, hanno enormi dispersioni energetiche, la manutenzione viene fatta, ma a pezzi, serve invece un intervento complessivo. Questo impianto, così com’è, non è sostenibile” il commento di Poli.

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