Pontesecco, i Colli usati come scorciatoie. E rimane sul tavolo il ritorno dei birilli

VIABILITÀ . Per evitare il traffico dei nuovi rondò nelle ore di punta serali, sempre più automobilisti «tagliano» da via Castagneta e strade vicine. I Comuni di Bergamo e Ponteranica dovrebbero annunciare a giorni i correttivi.

In auto sulle stradine dei Colli per evitare il nodo di Pontesecco, visto che le due rotatorie, frutto di un cantiere da 3,4 milioni di euro, non stanno ottenendo i risultati sperati. Il nuovo assetto ha infatti agevolato l’ingresso delle auto in città, spostando però il problema al rientro in Valle, con lunghe code, nelle ore di punta del tardo pomeriggio e della sera, sulla circonvallazione e su via Ruggeri da Stabello. Proprio per questo molti automobilisti hanno iniziato a percorrere strade secondarie, in modo da evitare gli ingorghi e i rallentamenti.

Le «alternative»

Emblematico il caso di via Castagneta, che da Città Alta consente di sfociare oltre le due nuove rotatorie di Pontesecco, non lontano dalla parrocchia della Ramera a Ponteranica, in direzione di Sorisole e della Valle. La viuzza, lunga circa due chilometri, è stretta, senza marciapiedi, piena di curve e a tratti scarsamente illuminata. La frequentano molti pedoni e ciclisti, per una passeggiata o un giro nella cornice dei Colli. E in diversi punti i veicoli che marciano in direzioni opposte faticano a passare contemporaneamente, essendo la strada così angusta.

Proprio qui, in queste settimane, il flusso di macchine è aumentato in maniera significativa, visto che nel tardo pomeriggio, soprattutto tra le 17 e le 18,30, numerosi automobilisti percorrono via Castagneta come scorciatoia per ovviare al nodo di Pontesecco e velocizzare il ritorno verso la Valle Brembana, non senza qualche pericolo per pedoni e ciclisti, tanto da destare preoccupazione nei residenti. «È una situazione nota e sotto controllo, la polizia locale sta facendo monitoraggi e valuteremo eventuali soluzioni», ha commentato da Palazzo Frizzoni l’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni. In queste settimane in molti hanno studiato accorgimenti per evitare le code al nodo di Pontesecco. Qualcuno anticipando o posticipando i propri orari. Mentre altri hanno optato per percorsi alternativi, allungando il tragitto ma risparmiando minuti di colonna. Oltre a via Castagneta, si sta infatti registrando un maggior flusso di macchine anche in via Crocifisso e in via Maironi da Ponte, sempre nel tardo pomeriggio.

«La situazione nelle vie interne di Ponteranica in realtà è migliorata molto grazie al nuovo assetto viabilistico – ha spiegato il sindaco di Ponteranica, Alberto Nevola –. Prima c’erano code in paese, ora il traffico è più fluido». Come si diceva, la circolazione è diventata più fluida la mattina, visto che le due corsie verso Bergamo stanno agevolando l’ingresso del traffico in città. Mentre al pomeriggio si ripropone quotidianamente il problema del rientro in Valle, con rallentamenti sull’unica corsia disponibile. Le rotonde avrebbero dovuto mandare in pensione i semafori, a partire da quello alla confluenza della circonvallazione in via Ruggeri da Stabello, e i birilli che per anni sono stati posizionati per raddoppiare temporaneamente la corsia verso Bergamo, agevolando così l’ingresso dei mezzi in arrivo dalla Valle Brembana, ma per adesso la situazione non s’è ancora sciolta.

Ritorno al passato

Pertanto il ritorno ai birilli è tornato sul tavolo delle due amministrazioni coinvolte, ovvero quelle di Bergamo e Ponteranica, che entro la fine della settimana dovrebbero indire una conferenza stampa per fare il punto della situazione e rendere noti eventuali correttivi.

Nel frattempo sono state apportate alcune modifiche al nodo. Nelle scorse settimane la fermata di Pontesecco, in direzione Valle Brembana, è stata infatti spostata in via sperimentale di 200 metri, all’altezza della pizzeria «La Grotta Azzurra», in modo da consentire la fermata dei mezzi di trasporto pubblico locale in una posizione che prevede le due corsie e permette quindi alle auto di poter superare l’autobus, senza doversi fermare in attesa della discesa e salita dei passeggeri. E più recentemente il cordolo dell’aiuola che concorre ad aumentare l’effetto imbuto alla rotatoria di Valtesse è stato arretrato di circa trenta centimetri, nel tentativo di agevolare il passaggio dei mezzi.

Nonostante queste mosse il possibile ritorno ai birilli resta comunque all’orizzonte. Sul tavolo dei comuni di Bergamo e Ponteranica ci sono i dati raccolti dai progettisti, che le amministrazioni e la Provincia stanno confrontando attentamente con quelli registrati prima e dopo il cantiere, in modo da esaminare analiticamente la situazione e scegliere se tornare al vecchio assetto, annunciando eventuali correttivi nella conferenza stampa in programma entro la fine di questa settimana a Palazzo Frizzoni.

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