Portafoglio restituito 13 anni dopo
All’interno tutto intatto, soldi compresi

Smarrito nel 2006 a Bergamo, è stato portato in Bolivia, e poi di nuovo a Bergamo.

Una storia lunga 13 anni che ha attraversato l’Oceano Atlantico. Un portafogli perso nel 2006 in via Camozzi a Bergamo, portato fino in Bolivia alla ricerca della proprietaria, scampato a un furto, poi riportato in Italia. E consegnato (compreso il denaro conservato al suo interno) qualche giorno fa a Covo a chi l’aveva smarrito.

È la vicenda del portafogli di Carmen Rosario Quispe Manuel, 32 anni, di origine boliviana, residente nella Bassa con il marito Luis Carlos Nina Mamani. La donna, nel 2006, appena arrivata in Italia, si era fermata alla cabina del telefono di via Camozzi, zona Pam: «Dopo poco mi sono accorta di aver perso il portafogli con 300 dollari dentro. Ho pianto moltissimo, perché per noi erano parecchi soldi ed eravamo da poco a Bergamo».

Qualche giorno fa la sorpresa: «Via Facebook mi ha contattato un mio connazionale – racconta la donna – dicendo che al consolato qualcuno aveva esposto la mia fotografia e mi stava cercando. Ho subito chiamato». Dall’altra parte del telefono Betty Villca e Wilfredo Paillo, anche loro di origine boliviana, residenti in città, dipendente lei, lui volontario dell’associazione Paolo Belli. «Nel 2006 – racconta l’uomo – avevo raggiunto mia moglie qui in Italia dove già lavorava. Mi sono fermato nella zona delle cabine del telefono di via Camozzi e ho notato il portafogli». All’intero il gruzzoletto: «Per noi non era un periodo facile, ma insieme a mia moglie abbiamo subito deciso di non utilizzarli. Lei si è subito immedesimata nella donna che l’aveva perso».

Betty Villca racconta di aver pensato: «Anche chi l’ha perso avrà una storia difficile, chissà quante lacrime ha versato per questo portafogli» ed è cominciata la ricerca: «Ho portato con me il portafogli in Bolivia – continua l’uomo –, ma nonostante avessi la carta d’identità non è stato possibile trovare l’abitazione, in Bolivia ai quei tempi non era come qui». Rientrato in Italia ha cercato ancora e ancora. Sono passati gli anni finché, dovendo recarsi al consolato, ha giocato l’ultima carta: «Ho chiesto di affiggere la foto di Carmen mettendo il mio numero di telefono. Un amico comune l’ha riconosciuta e contattata tramite Facebook». Ora le due famiglie si sono incontrate. «È un portafogli fortunato» dicono tutti, soprattutto Betty Villca che racconta: «Anni fa a Bergamo ci hanno svaligiato la casa, hanno portato via tutto, ma quel portafogli che conteneva anche i nostri risparmi no». Ora è stato riconsegnato alla proprietaria, con i dollari del 2006. «È stata una bellissima emozione – conclude Carmen - ma soprattutto abbiamo trovato dei nuovi amici».

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