Pronti per la palestra?
Ogni sportivo avrà 7 mq per sè

«È una sfida che si può vincere solo se tutti faranno la propria parte», già da oggi. Per le palestre, che riaprono lunedì mattina dopo quasi cento giorni di saracinesche abbassate, la ripresa dell’attività è come il primo giorno di liceo.

«Perché siamo pronti dopo esserci preparati a lungo, cercando di anticipare ogni bisogno e consapevoli di non aver mai affrontato qualcosa di simile» ammette Alberto Gamba, cotitolare della catena fitness Sportpiù e consigliere nazionale di Anif (l’Associazione nazionale impianti fitness & sport). Aprono oggi i sei centri della catena di palestre orobica che, oltre alle «macroregole» dettate da Roma e Milano (tra cui la sanificazione di ambienti e attrezzi, distanziamento sociale, spazi contingentati, ricambio dell’aria), hanno adottato linee guida più stringenti.

«La mascherina obbligatoria sempre, sia durante l’attività sportiva sia nello spogliatoio – racconta Gamba –, questo almeno per le prossime due settimane. Non è un castigo ma l’abbiamo deciso perché possa essere preso da esempio e per dimostrare che la mascherina e l’attività sportiva non sono in antitesi». Contingentate le aule per i corsi al 50%, con adesivi sul pavimento a indicare le postazioni. Per chi non può partecipare al corso è stata attivata una funzione dell’app per seguire in diretta i corsi da casa o all’aria aperta, con tanto di cardiofrequenzimetro connesso allo smartphone che consente all’istruttore di tenere monitorata da remoto l’attività cardiaca del praticante.

«Abbiamo svolto un’intensa attività di formazione – specifica –: all’ingresso viene misurata la temperatura, ogni praticante ha a disposizione 7 metri quadrati, le docce sono separate da divisori, chiediamo di prenotare la presenza, l’impianto di condizionamento è stato sanificato». La risposta dei clienti è positiva.

«Non ci aspettavamo di certo che tutti decidessero di tornare in palestra al primo giorno utile, ma le prenotazioni ci dicono che l’adesione è buona. In particolare nei corsi per bambini: l’80% delle famiglie si è già detto interessato a riprendere la frequenza». Non tutti i centri, però, riaprono i battenti oggi. «Molti aspettano mercoledì, approfittando del ponte del 2 giugno per sanificare e adeguare gli spazi – precisa Gamba –, ma c’è una parte che ammette di non farcela nel breve periodo e che aspetta settembre».

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