Reddito di emergenza prorogato
Finora i fondi a 2.575 famiglie

Decreto Ristori. Il sostegno è stato prolungato di due mesi fino a dicembre. In provincia l’aiuto (da 400 a 840 euro) ha riguardato quasi 7 mila persone.

L’aiuto non si interrompe, soprattutto ora che la situazione torna a essere drammatica da ogni punto di vista. È stato prorogato di altri due mesi il «reddito di emergenza», misura di sostegno economico introdotta col decreto Rilancio di maggio (e prorogata una prima volta già col decreto agosto) per sostenere i nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza Covid; l’ulteriore allungamento del periodo di sostegno, che andrà a coprire anche novembre e dicembre, è inserito all’interno del decreto Ristori.

In Bergamasca sono 2.575 i nuclei familiari aiutati da questo sussidio, per un totale di 6.940 persone, circa il 10% dei percettori lombardi: per le famiglie bergamasche in media viene erogato un sussidio di 562 euro, qualcosa in più della media regionale (544 euro) e nazionale (557 euro). «Un aiuto concreto a quelle persone che non godono di alcuna protezione o sostegno come ad esempio il reddito e la pensione di cittadinanza, dei quali nella provincia di Bergamo beneficiano 1.8761 persone», sottolineano i parlamentari bergamaschi del Partito democratico Elena Carnevali e Maurizio Martina insieme al viceministro dell’Economia Antonio Misiani. Un provvedimento, questo, che va incontro quindi specificamente «alle famiglie in difficoltà che non dispongono di nessuna protezione e non sono tutelate da alcun ammortizzatore sociale», spiegano gli esponenti «dem». Il reddito di emergenza non è appunto cumulabile col reddito di cittadinanza o la pensione di emergenza, ma «è un intervento d’eccezione pensato per questo momento difficile per fornire un aiuto diretto alle famiglie – proseguono Carnevali, Martina e Misiani -. Per questo siamo soddisfatti dell’ulteriore proroga di due mesi perché questa misura rappresenta la vicinanza dello Stato in questo momento complicato». Per usufruire del reddito di emergenza, occorre fare domanda tramite il sito dell’Inps o avvalendosi del supporto di un Caf, entro il 30 novembre.

Lo sguardo, inevitabilmente, si posa sulle prossime azioni da mettere in campo per contenere i riflessi economici della seconda ondata di contagi, guardando però anche al lungo periodo, oltre la pandemia: «A emergenza terminata sarà però necessario investire con più forza nelle politiche del lavoro e nella formazione, in quanto fino ad ora il reddito di cittadinanza non ha raggiunto l’obiettivo per cui era stato pensato in relazione in particolare alle politiche di occupabilità delle persone coinvolte», concludono gli esponenti bergamaschi del Pd. Nel decreto Ristori sono stati stanziati 452 milioni di euro per il reddito di emergenza; la proroga vale sia per chi ha ne ha già fruito nei mesi scorsi sia per chi non ne ha mai fatto richiesta. «Al momento della presentazione della domanda deve essere presente una dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee, ordinario o corrente, dove verificare il valore dell’Isee e la composizione del nucleo familiare», spiega il sito dell’Inps, articolando poi le modalità di calcolo del contributo. Gli importi sono variabili tra i 400 e gli 840 euro. n 

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