Tampone o isolamento per i bergamaschi appena rientrati dalla Gran Bretagna

Variante inglese, il ministero: «Oltre a compilare un’autodichiarazione, è obbligatorio sottoporsi a test molecolare o antigenico, effettuato a mezzo di tampone e risultato negativo, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano». Se non c’è l’esito di questo esame «si è sottoposti a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria»

Sono state ore concitate quelle di domenica 20 dicembre per chi a Orio al Serio doveva prendere un aereo diretto nel Regno Unito (Gran Bretagna e Irlanda del Nord) oppure era in attesa di qualche familiare e amico proveniente da questi paesi: la decisione presa dalle autorità inglesi di vietare gli spostamenti oltre i 50 chilometri ha di fatto lasciato a terra gli aerei e nel pomeriggio il ministro della Salute italiano Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che ha bloccato i voli «in partenza». Poco dopo, una nota dell’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile ha chiarito che lo stesso ente aveva emesso un «notam», cioè un avviso indirizzato a tutti i piloti, per disporre «l’interdizione del traffico aereo dal Regno Unito a partire da oggi (ieri, ndr) e fino al 6 gennaio 2021». Sono esclusi dal provvedimento «i voli cargo e i voli di emergenza sanitaria». Lo stesso ente italiano ha quindi invitato i passeggeri con voli prenotati a contattare la compagnia aerea di riferimento, ma all’aeroporto di Bergamo sono stati in tanti a chiedere informazioni direttamente ai gestori de «Il Caravaggio».

A Orio l’ultimo aereo decollato da Londra è stato quello partito dall’aeroporto di Stansted e atterrato a Bergamo alle 10,50; poi sono partiti due aerei Ryanair: uno per Edimburgo alle 13,50, con 147 passeggeri a bordo, e uno per Londra (operato da Malta Air) alle 19,30. Quelli di oggi da e per le città inglesi collegate con Bergamo (Londra, Edimbrugo, Bristol e Manchester) risultano tutti cancellati.

«So che in molti avevano programmato di tornare in Italia per le vacanze di Natale – spiega direttamente da Londra Radames Bonaccorsi Ravelli, presidente del circolo londinese dell’Ente Bergamaschi nel Mondo – anche se io, personalmente, li avevo sconsigliati proprio perché c’è molta incertezza e le norme che disciplinano la possibilità di spostarsi cambiano continuamente. Diversi giovani che erano qui fino a ieri (sabato, ndr) sono riusciti a partire per il rotto della cuffia, ma altri hanno già ricevuto comunicazione dell’annullamento dei loro voli».

Sulla mutazione del virus Sars-CoV-2, le autorità inglesi non sono prodighe di informazioni: «Per ora ci è stato comunicato che sono vietati gli spostamenti superiori ai 50 chilometri di raggio da Londra: sono sospesi aerei, treni e traghetti per motivi di sicurezza fino al 6 gennaio. A quel punto, vedremo cosa succederà».

Per chi è riuscito a rientrare in tempo, è stato lo stesso ministro Speranza a chiarire: «Chi negli ultimi 14 giorni è transitato in Gran Bretagna e si trova ora in Italia è tenuto a sottoporsi a tampone anti-genico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione».

Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats Bergamo, aggiunge: «La nostra agenzia di tutela della salute è in contatto con la direzione sanitaria dell’ospedale di Orio al Serio: oltre alle indicazioni del ministro, ricordo che rimangono valide le regole contenute nel Dpcm entrato in vigore il 3 dicembre scorso e applicabili a chi rientra dal Regno Unito e da altre 33 nazioni».

È il sito del ministero della salute a chiarire la procedura per questi viaggiatori: «Oltre a compilare un’autodichiarazione, è obbligatorio sottoporsi a test molecolare o antigenico, effettuato a mezzo di tampone e risultato negativo, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano». Se non c’è l’esito di questo esame «si è sottoposti a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria».

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