Sabato su BergamoTv tornano le catechesi dell’Avvento

IN TV. Le catechesi di Avvento della Diocesi sono tornate ad essere protagoniste dei sabati sera di Bergamo Tv, in onda alle 19, subito dopo il TG.

«Chi cerca trova!» recita il titolo dell’Avvento di quest’anno. Una ricerca che richiede di mettersi in cammino con prontezza, accompagnati dai personaggi che abitano i Vangeli di questo tempo di preparazione al Natale e che suggeriscono atteggiamenti concreti per essere cercatori di gioia. L’essenzialità è la caratteristica principale di Giovanni Battista, protagonista di questa seconda settimana. Egli interpreta tutta la sua vita come servizio, per preparare il popolo all’incontro con Gesù. Il suo messaggio, quasi un grido, è un richiamo forte alla fedeltà a Dio e ad un profondo cambiamento di vita, alla conversione.

Anche Lorenzo Lotto, nella pala di San Bernardino che è ospitata al nuovo Museo Diocesano Il Bernareggi e che accompagna l’Avvento di quest’anno, dedica uno spazio significativo a Giovanni. La figura del Battista appare la più spoglia all’interno della solenne scena che il Lotto rappresenta: non ha nulla di superfluo, il suo volto è scavato, i piedi sono nudi e il paesaggio alle spalle evoca il deserto, dove egli ha vissuto. Tutto in lui parla di essenzialità. Il suo messaggio è semplice e decisivo: il primo passo del cammino è tornare all’essenziale. Lotto gli riserva quello che è il gesto più eloquente di tutta la pala: una mano sollevata, con l’indice puntato verso Gesù Bambino. Giovanni non attira l’attenzione su di sé, non occupa il centro della scena, ma indica e basta. È un gesto umile ma potentissimo, che sposta lo sguardo e lo orienta verso Cristo, l’agnello di Dio. Essenziale e diretto, indica già la meta della nostra ricerca: la vera Gioia.

Nella seconda parte della catechesi tenteremo di approfondire il tema della gioia, declinandolo «nelle pieghe della vita quotidiana», come suggerito dal Vescovo Francesco nella sua Lettera Pastorale. Con la dottoressa Cristina Borlotti, Direttrice dell’Ufficio per la Pastorale delle Persone con Disabilità della Diocesi, proveremo a capire, con grande rispetto per le fatiche e le sofferenze di molte famiglie, che abbinare gioia e disabilità non è un azzardo, poiché la vita è fatta di incontri, che spesso determinano chi siamo e innescano momenti di gioia.

Forse allora ci è chiesto soltanto un cambiamento di sguardo, di mentalità. Occorre cioè passare dal considerare le persone con disabilità come portatrici di bisogni o fruitori di attività pensate per loro, a veri e propri protagonisti e testimoni, con proprie competenze e sensibilità, che arricchiscono le nostre comunità. E proprio a questo protagonismo sarà dedicata la giornata di domani, 7 dicembre: in occasione della Giornata mondiale delle persone con disabilità, l’Ufficio, in collaborazione con il Csi, con l’Ufficio per la Pastorale dell’Età Evolutiva e con tante realtà sportive del territorio bergamasco, proverà a far riflettere sul ruolo inclusivo dello sport, attività che immediatamente richiama la gioia. L’obiettivo è che gli oratori e le società sportive possano includere persone con disabilità in percorsi di vita ordinaria.

La ricerca della gioia, infine, porta sempre al desiderio di condividerla, soprattutto con chi fa più fatica. Per questo, anche stasera verrà presentato un servizio di Caritas diocesana, che può diventare impegno concreto per l’Avvento. Si tratta delle docce Zabulon: un servizio essenziale che ospita quotidianamente dalle trenta alle cinquanta persone senza fissa dimora per l’igiene personale. Un gesto che va oltre la semplice assistenza e diventa un segno di decoro e dignità per le persone che vivono in strada. Anche noi possiamo offrire un supporto concreto, donando biancheria intima nuova (slip, calzini, magliette) presso le parrocchie o la sede di Caritas.

Il video della catechesi resterà poi disponibile sul sito dell’emittente o sul sito della Diocesi .

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