Schianto in moto a Darfo, morto un ragazzo di 16 anni

Daniele Corrent, di Pisogne, era tesserato all’Unione Sportiva Rogno: tornava da una festa.

Daniele Corrent aveva solo 16 anni e tanta voglia di vivere, quella che si può avere solo alla sua età. Ma il suo motorino, o forse una manovra avventata, lo hanno tradito: si è schiantato contro una delle barriere in cemento armato che limitano l’accesso alla vecchia strada delle «Corne rosse» a Darfo e per lui non c’è stato nulla da fare.

Era da poco passata la mezzanotte e Daniele, che viveva a Pisogne con la famiglia, stava viaggiando da Rogno, dove era stato a una festa di compleanno, in direzione di Darfo. Stando alla testimonianza degli amici che viaggiavano su altri motorini e in base alle ricostruzioni finora effettuate dai carabinieri di Darfo, i ragazzi hanno imboccato il rettilineo chiuso al traffico da più di vent’anni in seguito a frane e smottamenti e oggi utilizzato perlopiù da ciclisti e pedoni. All’improvviso, Daniele ha perso il controllo del suo scooter ed è caduto a terra andando a sbattere contro una delle barriere in cemento armato che limitano l’accesso alla vecchia strada, oggi sostituita da un percorso più ampio e più distante dalla parete rocciosa.

Il volo in eliambulanza a Brescia e le cure d’emergenza dei sanitari non sono bastati a salvargli la vita: il suo cuore ha cessato di battere ieri attorno alle 13. Daniele Corrent viveva a Govine, frazione di Pisogne con il papà Andrea, la mamma Angela Sertori e il fratello Davide, più giovane di un paio d’anni.

Appassionato anche di caccia e pesca, si dedicava alla corsa in montagna. A piangerlo in queste ore sono anche gli amici dell’Unione Sportiva Rogno, realtà in cui aveva deciso di tesserarsi qualche tempo fa. «Siamo una grande famiglia – racconta l’allenatore Giampietro Deleidi – e siamo tutti sconvolti per quanto accaduto. Daniele era entrato nella nostra società cinque anni fa e praticava la corsa in montagna. Gareggiava tra gli allievi e i suo compagni di squadra erano i suoi più grandi amici. Anche ieri sera era in giro con alcuni di loro. Siamo davvero senza parole». La salma si trova ai Civili di Brescia, ma il nulla osta della magistratura per restituirla ai familiari è attesa a breve.

© RIPRODUZIONE RISERVATA